Il Napoli adesso nella testa ha un unico obiettivo: portare a casa la vittoria su un campo ostico come quello della Dinamo Kiev.
La capitale ucraina però non porta bei ricordi alla mente per i sostenitori azzurri: al riguardo l’odierna edizione de Il Corriere dello Sport si è focalizzata sulla sfida tra Dnipro e Napoli della stagione 2014/15. Fu una partita davvero stregata: le scelte contestabili dell’allora tecnico Rafa Benitez, il rapporto con il presidente De Laurentiis che si stava pian piano deteriorando, la partita giocata a Kiev per motivi di sicurezza, con Higuain che intrap
rese una sfida con il portiere avversario Boyko, ma senza riuscire a perforarlo; senza tralasciare la furia del patron azzurro dopo la partita d’andata, con il presidente che si scagliò su tutta l’Uefa, a partire da Platini per finire all’arbitro Moen. E poi, in campo, quel gol di Seleznyov che condannò gli azzurri ad uscire da quell’edizione di Europa League. Insomma, dopo 16 mesi la ferita è ancora ben presente, soprattutto considerando l’esito della doppia sfida, che aveva visto il Napoli superiore al Dnipro.
Da quello sciagurato 14 maggio sono rimasti solo 10 giocatori, ma molti hanno compiuto un grande salto di qualità, a partire da Koulibaly e Hamsik (che fu escluso dall’undici iniziale in quella sfida, ricorda il quotidiano). Per il capitano adesso servono conferme: lo slovacco dovrà dimostrarsi leader e guidare i suoi compagni in maniera tale che questa volta di Kiev si abbia un piacevole ricordo.