Un editoriale come al solito pungente, di certo destinato a far discutere. É quello pubblicato dal giornalista Antonio Corbo sull’edizione odierna di Repubblica, di cui vi proponiamo alcuni stralci.
“Passato per la testa di Milik i destini europei del Napoli. Un giorno o l’altro sarà finalmente dimenticato Higuain. Al suo posto c’è un giovane di 22 anni diverso dal bomber dei record, molto diverso, ma con un futuro immenso se a quell’età riesce a fermarsi in volo, colpire morbido mentre si lascia cadere, indovinare una traiettoria curva, corta, debole. Ha la grazia di un tratto di matita”.
“Poteva essere ancora più netto il divario: se solo Jorginho avesse sbagliato meno passaggi, se Hamsik fosse davvero un mediano completo, cioè pronto a inserirsi come dimostra il gol al Palermo, ma anche vigile e determinato nell’interdizione. Peccato. Malinconica la scena: esce mollando la fascia di capitano a Reina. Ha la faccia più nera della cresta e degli sconfinati tatuaggi. L’inserimento di Zielinski più che giusto sembra tardivo. In superiorità numerica per l’espulsione di Sydorschuz, impacciato e goffo, ammonito prima per un fallaccio poi per simulazione, era prevedibile un finale più autoritario. Le sostituzioni di Sarri sono quelle previste. Non danno accelerazioni significative. Cambia poco anche l’ingresso del biondo finto Insigne. Un’altra testa decide la prima serata di Champions: è quella del gigante Milik”.