Due gol, uno più pesante dell’altro. Seconda doppietta, dopo quella in campionato contro il Milan: un solo marchio di fabbrica, l’incornata di testa. Arkadiusz Milik conquista Napoli così, con semplicità, facendo il suo mestiere: segnando, bene, influenzando i match, determinando le partite.
L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport elogia la sontuosa prestazione di Arek, l’eroe della notte di Kiev, il nuovo bomber degli azzurri. Il polacco ha deciso la sfida contro gli ucraini lanciando più di un messaggio a tutto l’ambiente, che comincia ad impazzire per lui. Una prestazione da trenta e lode, per la Rosea, che sottolinea il grande impatto avuto dall’ex Ajax sulle sorti degli azzurri. 
Un concentrato di dinamite, centottantasei centimetri di esplosività e potenza, a soli ventidue anni, con la personalità giusta per scrollarsi di dosso l’ingombrante e pesante ombra di Gonzalo Higuain, chiamato subito a rispondere questa sera allo Stadium, dove la Juve affronterà il Siviglia. Ma ora Napoli ha occhi solo per Arek, nuovo principe e dominatore dell’area di rigore. Media realizzativa da capogiro, con quattro gol in soli duecentoquaranta minuti giocati, con tre incornate di testa. Negli ultimi venti metri c’è solo un dominatore: è il polacco. Ed ora finalmente comincia ad essere chiaro il perché, per i più, è lui il nuovo Lewandovski.