Przemysław Pańtak, agente di Arkadiusz Milik, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi polacchi di sport.se.pl, parlando del trasferimento dell’attaccante ex Ajax al Napoli:
“Sono stato due volte a Napoli per parlare di Arek, ma ho parlato con i dirigenti partenopei anche in altri posti da Milano a Bologna e perfino Monaco. Milik era sotto osservazione da novembre 2015. I primi a visionarlo sono stati gli osservatori addetti al calcio belga e olandese, poi il capo scouting ed infine il direttore sportivo e l’allenatore. Sono stati importanti i rigori tirati da lui durante Euro 2016, dove ha dimostrato personalità. Ha colpito molto la sua bravura nel gestire le pressioni. Ha sempre dimostrato caparbietà e determinazione. Inoltre Arek parla quattro lingue: polacco, inglese, olandese e tedesco. Sarri è rimasto molto impressionato dal giocatore. È stato subito ritenuto maturo e consapevole delle sue capacità.
L’Ajax ha annunciato la somma incassata dalla sua cessione? Il club olandese aveva prima annunciato ufficialmente di non volerlo vendere e di costruire una squadra intorno a lui. Il nuovo allenatore aveva posto un veto sul suo trasferimento e non era d’accordo su una possibile partenza. La trattativa con il Napoli è stata complicata, ma la società di Amsterdam ha deciso di accettare l’offerta sostanziosa degli azzurri. Hanno acquistato a poco Milik e poi lo hanno venduto per molti più soldi. La Serie A sicuramente è un campionato di spessore.
Bonus nel contratto di Arek? Ha firmato un ottimo contratto con bonus dipendenti dagli obiettivi, ma non voglio rivelare i dettagli. Cene e auto per convincerlo? Chi lo conosce bene sa che certe cose non lo impressionano. Queste cose non hanno importanza. Il Napoli lo ha convinto con le prospettive di crescita e la passione dei tifosi per la squadra. In tutto il mondo non ho mai visto tanta devozione per la propria squadra del cuore. Per i napoletani è quasi una religione. Poi a Napoli ci sono tanti grandi giocatori: Mertens, Insigne, Callejon e Hamsik sono nomi che parlano da soli. Lo stadio e gli spogliatoi non sono moderni, ma la squadra è ben costruita e anno dopo anno raggiungerà grandi traguardi.
Colmerà il vuoto lasciato da Higuain? Non sarà il successore del Pipita, ma semplicemente Arek Milik. L’icona di Napoli è Diego Armando Maradona e sarebbe bello se Milik scrivesse anche lui capitoli importanti della storia del club. Nessuno si aspetta di raggiungere un campione come Maradona, ma vorrei un giorno che nelle stanze dei tifosi possa esserci sotto la maglia del Pibe anche quella di Arek”.
Articolo modificato 16 Set 2016 - 14:15