“Quand’era a Napoli, Bigon aveva preso Vidal prima che finisse alla Juve. Poi non se ne fece nulla, ma lì sopraggiunsero anche altre questioni. Lui però c’era arrivato. E poi un ds non si valuta solo nell’acquisto dei giocatori, ma anche nella loro gestione, che non dipende solo dal lavoro dello staff tecnico”: a parlare dell’ex ds partenopeo, in un’intervista rilasciata all’edizione bolognese di Repubblica, è Filippo Fusco, attuale ds del Verona e un passato come dirigente anche a Napoli.
“Sa stare al suo posto e sa lavorare di squadra, sa cosa significa rispettare i ruoli. A Napoli doveva riferire a De Laurentiis e all’ad Chiavelli, al Bologna a Saputo e a Fenucci. Ma un ds si valuta anche da altri aspetti. Ad esempio Hamsik lo portò Marino, da Brescia. Era un gran prospetto, è diventato un campione. Il merito va diviso fra tanti, il giocatore, i tecnici che lo hanno valorizzato, la società che lo ha seguito in un certo modo. Con Lavezzi e Cavani aveva un gran rapporto, per dire, vale a maggior ragione con gli allenatori, con Mazzarri e Benitez aveva molto legato”
“Purtroppo con la stampa a Napoli era un disastro e credo che a Bologna si stia ponendo in modo diverso, Napoli poi è una città che ti fagocita, una realtà che può diventare devastante. E lui è andato via nonostante avesse ancora un anno di contratto”.
Articolo modificato 17 Set 2016 - 12:08