Continua il percorso di crescita del Napoli 2.0 di Maurizio Sarri. Anche contro il Bologna arriva una prestazione di alto livello. Volume di gioco impressionante per tutto il primo tempo, prima di palesare un calo significativo nei primi quindici minuti della ripresa, decisivi, tra l’altro, per la rete del momentaneo pareggio dei rossoblu. Un calo dettato, forse, più dalla stanchezza mentale e fisica che da superficialità vera e propria. Eppure, tutto ciò non avrà di certo reso felice il tecnico. Certo, quindici minuti di calo possono risultare decisivi, ma è altrettanto vero che gli azzurri, nei restanti settantacinque minuti, hanno dominato gara e campo, senza abbassare i ritmi, se non in momenti particolari del match e per volontà precisa degli undici in campo.
La coppia Hamsik-Zielinski sembra essere perfetta: i due si completano tecnicamente e tatticamente. Il primo, capace di occupare gli spazi in lungo e in largo sia in fase di possesso che di non possesso. Gioca spesso senza palla, ma sa indossare anche i panni del rifinitore (per maggiori informazioni, chiedere ad Arek Milik). Zielinski, dalla sua, mostra grande abilità nelle progressioni palla al piede. Che poi sono quelle che ti spaccano la gara e ti abbattono i muri degli avversari. C’è da migliorare il tempo delle giocate: quando smistare per i compagni e quando andare fino in fondo da solo. A protezione dei due, Jorginho. Regista solo in parte, frangiflutti quasi sempre. L’italo-brasiliano mette pezze a tutte le buche che lasciano i due in mediana, oltre a distribuire il “solito” numero infinito di palloni.
Un Napoli, dunque, alla ricerca della perfezione. Manca sempre l’ultimo passettino, l’ultimo granellino. Viene fuori sempre quel calo, accusato anche a Kiev, che spesso rischia di compromettere quanto di buono si costruisce nel restante della gara. Va smussato quest’ultimo spigolo per avvinarsi un altro po’ alla perfezione.
VANTAGGIO NAPOLI – Gli azzurri producono calcio e cercano di sfruttare gli errori individuali della difesa rossoblu. Ed è così che arriva il vantaggio di Callejon al minuto 14′, grazie a una ripartenza e a una serie di errori individuali del Bologna:
PAREGGIO BOLOGNA – Inizia la ripresa, e il Napoli accusa un calo sensibile, sia nella gestione del pallone, sia nelle transizioni – positive e negative -, sia nei raddoppi. Un calo, più che fisico, mentale visto che si arrivava dai quindici minuti di intervallo. Il Bologna ne approfitta, approcciando in modo totalmente diverso rispetto ai primi quarantacinque minuti, e trova la rete del pareggio al 56′ con Verdi:
NUOVO VANTAGGIO DEI PARTENOPEI – Il Napoli, subito il colpo del goal del pareggio, si sveglia grazie anche all’ingresso di Milik per uno spento Gabbiadini. Si ritorna a giocare a ritmi elevati, trovando la rete del 2-1 al 68′ proprio con l’attaccante polacco:
TERZO GOAL DEL NAPOLI – Ritrovato il vantaggio, il Napoli ritorna a giocare sul velluto. Gli azzurri chiudono la pratica al 78′ ancora con Milik che fulmina l’estremo difensore rossoblu con una bordata da fuori area:
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 18 Set 2016 - 13:53