Arek Milik è già l’idolo del San Paolo: sono bastati sei goal racchiusi in tre doppiette a far innamorare, di nuovo, il San Paolo di un bomber. Un bomber venuto dall’est, soprattutto, che di napoletano ha poco e nulla. In città, però, Milik ha già scatenato i paragoni con i propri predecessori.
L’edizione odierna del Corriere dello Sport focalizza l’attenzione proprio sul paragone tra gli ultimi tre centravanti della storia azzurra: Milik non ha avuto paura di sfidare il passato del Napoli, nelle figure di Higuain e Cavani, “sistemando tre doppiette in rapidissima sequenza e bruciando i timori di un’estate rovinosamente attraversata tra l’addio doloroso del pipita e la vana rincorsa ad Icardi”.
Un segnale di come, insomma, i piccoli malumori verificatisi dopo il passaggio di Higuain alla Juventus siano già un ricordo lontano e svanito a suon di goal.