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San Paolo, a novembre scatta il “restyling”. Previsti 17 interventi, ecco tutti i dettagli

Una querelle infinita. Sullo sfondo una situazione insostenibile. Un impianto vetusto, obsoleto, in condizioni che non rendono giustizia a quello che il Napoli sta mettendo in mostra, gara dopo gara, sul rettangolo di gioco. Il caso San Paolo e l’affaire stadio, foraggiato mediaticamente dalle ultime dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis. Un binomio che da anni si protrae senza che si scorga il più flebile spiraglio di luce.

Eppur si muove. Ora, almeno, sembra che dalle parole si passi ai fatti. Nessun impianto dei sogni, questa la premessa dell’edizione odierna de Il Mattino, ma il Comune sembra ormai deciso a dare inizio alla doverosa attività di restyling dell’impianto di Fuorigrotta. Senza l’ausilio della società azzurra. Essenziale, in tal senso, la somma di 25 milioni di cui l’Amministrazione fruirà tramite il Credito Sportivo. Inizio dei lavori previsto per novembre. Un’opera necessaria, che appare più come una messa in sicurezza piuttosto che un vero e proprio restyling come paventato nei costanti ping-pong mediatici tra la società partenopea e le istituzioni.

Ecco quanto riportato dal quotidiano partenopeo: “Sono 17 come si legge nella delibera che porta la firma dell’assessore allo Sport Ciro Borriello in barba a ogni scaramanzia.Eccol’elenco: al primo posto e non a caso, la «sostituzione della totalità dei sediolini». Poi «sistemazione e impermeabilizzazione delle gradinate»,«sistemazione dei piazzali». In questa direzione vanno gli interventi di «ripristino e messa in sicurezza dei cancelli interni e di intercorsa, delle ringhiere, dei pali dell’illuminazione nonché delle opere in ferro». La «messa in sicurezza delle carpenterie metalliche e delle bullonature», «la messa in sicurezza della copertura esistente con integrazione analoga«laddove è necessario».E questo significa che non ci sarà una nuova copertura, ma quella vecchia rimessa a nuovo con tuttiiproblemi che provoca alla staticità dei palazzi circostanti l’impianto. Per i cittadini residenti nei pressi del San Paolo, invece, si provvederà «al contenimento delle emissioni sonore». Presumibilmente saranno installati dei pannelli fonoassorbenti. «Il rifacimento dei bagni esistenti» e soprattutto«la realizzazione di nuovi blocchi bagni».E ancora, saranno ritinteggiate tutte le parti in ferro, rifatti tutti gli uffici interni al San Paolo, abbelliti i blocchi di cemento perché pitturati, verranno rifatti tutti gli impianti di videosorveglianza. E, naturalmente, anche i tornelli beneficeranno di questo «adeguamento funzionale»”

Articolo modificato 21 Set 2016 - 09:12

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