Manca la cattiveria, manca quella maturità da grande squadra che sa sfruttare gli errori degli altri.
Si potrebbe fare questa critica a tutte le grandi squadre del campionato di Serie A (Juve esclusa),e stasera questa critica tocca alla squadra di Sarri, incapace di mantenere la vetta della classifica, assaporata soltanto per tre giorni.
Il fatto. La Juve perde con l’Inter ed il Napoli balza da sola in testa alla classifica, dopo un’ottima prestazione contro il Bologna. A Napoli già si sente aria di vetta e la squadra inizia ad avere i soliti timori, quelli di non riuscire a tenere la testa del campionato, che purtroppo per i suoi tifosi si avverano: la Juventus strapazza il Cagliari per 4 a 0 ed il Napoli sbatte contro gli errori dei suoi giocatori offensivi ed anche in quelli dell’arbitro Damato.
Genoa, trasferta ‘maledetta’. Il calcio è uno sport molto particolare, ed alle volte può accadere che l’unica squadra di Serie A gemellata con i partenopei si trasformi nella bestia nera degli uomini di Sarri. Come lo scorso anno il Luigi Ferraris diventa un fortino inespugnabile per gli azzurri, ma se nel 2015 Perin ebbe grandissimi meriti nel mantenere inviolata la propria porta, adesso le colpe sono da imputare sopratutto all’imprecisione napoletana ed alla mancanza di mordente nel momento giusto. L’occasione che Insigne butta alle ortiche al 74′ è l’esempio lampante di come il Napoli si sia fatto la festa da sola.
E potrebbe andare anche peggio: se non ci fosse il Reina delle migliori serate, quello che si trasforma in una sorta di ‘acchiappa-tutto’, il Napoli rischierebbe di soccombere sotto i colpi di Simeone ed Ocampos.
Damato, scelte discutibili. Diversi sarebbero i casi da presentare alla lente d’ingrandimento della moviola, ma uno spicca su tutti. Al minuto 69′ Milik in area è messo giù da Orbàn, il rigore sembra solare ma l’arbitro lascia correre. Dopo gli errori di Rizzoli in Fiorentina-Roma della scorsa settimana, un’altra pretendente allo scudetto si vede defraudata di un rigore palese.
Il Napoli in sostanza ha dimostrato ancora di non avere quella cattiveria necessaria che serve alla squadra che punta al titolo, fallendo una palla gol fornita dalla squadra di Allegri la scorsa domenica. Sabato c’è il Chievo – altra squadra che spesso ha fatto male al Napoli – e gli azzurri devono dimostrare di non aver smarrito la concentrazione, e riprendere la lenta rincorsa alla Juventus.
Articolo modificato 22 Set 2016 - 00:37