Un editoriale come al solito pungente ma allo stesso tempo ricco di verità e spunti che, in un modo o nell’altro, dovranno far riflettere. È il giorno dopo Napoli-Chievo, dopo la vittoria degli azzurri, ed è di conseguenza il giorno del pezzo di Antonio Corbo sulla gara di ieri sera, pubblicato sull’edizione napoletana di Repubblica.
Di seguito ecco gli stralci più significativi, evidenziati dalla nostra redazione: “La Juve difende il primato con l’autogol di Goldaniga, poi tocca al Napoli, nel suo splendore ritrovato. Un successo importante se Sarri saprà difendere al meglio il suo lavoro, formidabile, e la squadra riequilibrata dalla campagna estiva. Non brontoli, scaricando le magagne tattiche di Genova sul rigore negato, creda di più nel suo Napoli attuale. Il geniale ma collerico tecnico toscano non si accorge di aver plasmato una squadra competitiva per lo scudetto con la Juve, addirittura oscurata nel gioco.
Peccato che la reazione dopo lo scadente pareggio con il Genoa abbia aperto squarci all’interno del club che hanno poi sollecitato il tweet cinese di Aurelio De Laurentiis: semmai ricordare i costi per rendere il Napoli più competitivo. Inevitabile scorgere due posizioni diverse tra presidente e allenatore: nel contrasto si infilano i ragazzi delle Curve, con un altro messaggio obliquo. “Sarri uno di noi“. Come dire: siamo con Sarri e non con lui. Il Napoli non vince con autoreti di ex campioni del Pizzighettone. Impone la superiorità tecnica, il possesso palla, il ritmo ad un appannato Chievo. Riflessione: è così difficile tenersi lontano da oziose polemiche e vincere tutte le emozioni di una fantastica serata, con Gabbiadini che ritrova gol e applausi, con Hamsik che raddoppia con il suo centesimo gol, con la Juve che deve nascondere il rossore di chi vince per grazia ricevuta?
Un solo tratto non basta a fermare il Napoli, che traccia altre linee di uscita: i
Articolo modificato 25 Set 2016 - 09:53