Un primo scorcio di stagione folgorante, tra record e imbattibilità. Ma guai a lasciar spazio ai facili entusiasmi, è questo l’input che Sarri sta inculcando ai suoi ragazzi, come riportato dall’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno.
Gioco e risultati, tutto vero. E un girone di Champions che sembra già in discesa dopo gli incastri della prima giornata. Un Napoli che tra le mura amiche è macchina da guerra vera, implacabile. Numeri strepitosi in Champions League: imbattuto in casa, 7 vittorie e 4 pareggi, 20 goal fatti e 8 subiti. Dare tutto per scontato, però, sarebbe un errore devastante. Un peccato di ubrìs che gli azzurri non possono assolutamente permettersi. C’è la storia, dolorosa, a parlare. C’è un girone di Champions vissuto sulle ali dell’entusiasmo conclusosi tra lacrime e delusioni. Il precedente è presto detto: cronaca della stagione 2013-2014, prima stagione targata Benitez. Dodici punti e segnali di prim’ordine al calcio che conta. Ma tutto insufficiente, non bastò, un record nella storia della massima competizione europea. Partenopei retrocessi in Europa League per differenza reti.
Historia magistra vitae, dunque, meglio affrontare passo dopo passo il percorso in un girone che resta insidiosissimo. Partita dopo partita, contesa dopo contesa. A partire dal Benfica.
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