Serata da Champions, serata ricca di emozioni. Gare del genere eccitano il tecnico azzurro, che nella gara contro il Benfica non si è fatto mancare assolutamente nulla. Calcio totale per oltre un’ora, un poker senza appello alla testa di serie del girone. Giusto il tempo di mettere le cose in chiaro, quanto valga il collettivo costruito con fare certosino da Sarri dal suo approdo in riva al Golfo.
Una vittoria che ha coinvolto l’intero undici in campo, implacabile fino al primo sussulto dei lusitani. Una gara che sull’out mancino ha assunto i tratti di un dispotico dominio. Ghoulam devastante, strabordante per fisicità e classe dispensata sulle zolle di competenza. Con qualche eccezione, virando persino al centro nei momenti di massima ispirazione. Corsa, progressioni continue e palloni sempre più invitanti scodellati al centro con una ciclicità sorprendente; anche per un giocatore di assoluto livello, sempre crescente, come il franco-algerino ex Saint Etienne. Poi l’assist per Hamsik con un piazzato vellutato, la classica ciliegina. E quando c’è da difendere risponde sempre presente, tolta la piccola disattenzione su Salvio a partita ormai ben definita.
Per Hamsik la firma è rappresentata dalla sua personalissima carica dei 101 con un movimento da uomo d’area consumato. L’apparizione alle spalle del diretto marcatore e conseguente torsione perfetta. Poi tutto il resto, come se fosse poco. Ha disegnato calcio nel più stretto senso del termine, giocate sapienti abbinate ad una visione del gioco periferica, totalizzante. Un dipinto. E tanto lavoro per garantire sempre il doveroso equilibrio quando in fase di non possesso.
E come vertice alto di un asse mancino sublime c’è lui, il migliore in campo: Dries Mertens. Due goal, attingendo a tutto il repertorio. Punizione precisa e sussulto d’attaccante di rapina. Per un tempo va a due marce, nella ripresa incanta. Attacca, difende. E quando parte è vero e proprio scompiglio. Una serata da re in cui griffa le prime due marcature nella massima competizione europea. Con la testa, per tutti, già alla gara di Bergamo, l’ennesima finale prima della sosta.
Articolo modificato 29 Set 2016 - 08:13