Una battaglia iniziata all’alba di questa stagione, e che finora ha solamente danneggiato il Napoli. I dati relativi all’affluenza di pubblico al San Paolo sono stati allarmanti come non mai: troppo pochi gli spettatori per una squadra che, per la sua bellezza e la sua forza, merita ben altra cornice di pubblico.
La cessione di Higuain ha di certo influito nella scelta di molti tifosi di non recarsi più a Fuorigrotta. Un colpo duro da digerire, nonostante le accuse di tradimento all’argentino. De Laurentiis è stato visto come il primo responsabile della sua cessione, il commento da più parti è stato (quasi) unanime: “Così non vinceremo mai nulla”. Poi però l’esplosione di Milik e una rosa finalmente completa in tutti i reparti, hanno pian piano fatto cambiare idea alla tifoseria, almeno sul piano prettamente sportivo.
Perché poi c’è l’aspetto del costo dei biglietti, soprattutto quelli di curva, dove a vedere la partita vanno tanti ragazzi, studenti e lavoratori che non possono permettersi altri settori. Proprio sui tagliandi di curva però, la decisione del club è stata alquanto impopolare: 40 euro per un biglietto con il Milan e il Benfica, 25 per i match con il Bologna e il Chievo. Tanto, forse troppo, se si mette nel debito conto che il San Paolo è uno stadio poco accogliente, per nulla funzionale alle famiglie e spesso insicuro. Lo stesso De Laurentiis non esitò a definirlo “un cesso”, sempre il Presidente, qualche settimana fa, disse che non ci avrebbe messo più piede: “La partita si vede male”. Ragionamenti che hanno fatto infuriare ancor di più i tifosi: “Se lui la pensa così, allora perché i biglietti costano tanto?”, la critica che da più parti è stata mossa. A farne le spese gli azzurri in campo, che non hanno potuto avere al loro fianco un San Paolo pieno e pronto a trascinare la squadra.
Stamattina poi il comunicato del Napoli sui tagliandi in vendita per la partita con la Roma del prossimo 15 ottobre: una sorpresa vedere il costo di un biglietto per le curve a 25 euro. Un passo indietro dovuto, una scelta saggia da parte del club. Il braccio di ferro tra le parti non serviva a nessuno e stava danneggiando l’ambiente: solo remando tutti dalla stessa parte si possono raggiungere grandi risultati.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano
Articolo modificato 28 Set 2016 - 13:21