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LAVAGNA TATTICA/ Dalle verticalizzazioni iniziali alla superiorità numerica costante in corsia laterale: le chiavi della vittoria

Napoli spaventoso, inarrestabile, “infuocato”. Senza farsi prendere quasi mai dall’euforia né tanto meno dall’ansia, gli azzurri asfaltano un avversario che tenta – e ci riesce solitamente – di esprimersi con le stesse armi dei padroni di casa: tanto possesso palla, ricerca costante dell’uno contro uno, inserimenti senza palla di vario tipo, difesa alta e pressing asfissiante. Tornando a quel “quasi mai”, c’è da sottolineare che i primi e gli ultimi venti minuti di gara hanno messo in risalto quei piccoli errori che il Napoli proprio non riesce ad evitare. Vanno smussati gli ultimi angoli, quindi, che sembrano avere la stessa radice ma che, in realtà, mostrano due aspetti completamente diversi della squadra.

PRIMA RETE DEL NAPOLI – Gli azzurri sbloccano la gara al 21′ con Hamsik da calcio d’angolo battuto da Ghoulam. Questa è sicuramente una novità rispetto allo scorso anno, sia per quanto riguarda il battitore sia sul buon esisto degli schemi evidentemente assorbiti lo scorso anno, ma con un feedback a partire da questa stagione. Lo schema funziona: blocchi vari e taglio sul primo palo del capitano: gli basta spizzarla con una leggera torsione per mandare la sfera in fondo al sacco. Questo schema funziona, quello precedente e quello immediatamente successivo no. Anche su questo, quindi, gli azzurri possono e devono migliorare.

Seconda e terza rete arrivano da due calci da fermo: al 51′ è Mertens a mettere in rete con un destro preciso la punizione procurata dallo stesso belga. Tre minuti, e Callejon dribbla Julio Cesar con uno scavetto: il portiere è costretto a commettere fallo: rigore e Milik trasforma.

Il Napoli continua a gestire possesso e ritmi della gara, arrivando a creare costantemente la superiorità numerica in corsia laterale sfruttando le combinazioni dei due interni (Hamsik e Allan), ma soprattutto il lavoro da vertice basso di Jorginho e dei due centrali di difesa che consentono smarcamenti continui a Ghoulam/Mertens e Hysaj/Callejon. La variante proposta, poi, dal Napoli 2.0 di Sarri, ovvero di portare gli esterni offensivi a pochi metri dalla punta centrale, favorisce gli inserimenti degli esterni bassi nei corridoi che si creano.

QUARTO GOAL DEL NAPOLI – Anche in questo caso, la rete del Napoli nasce dalla corsia laterale con Jorginho e Allan che ricamano, e con Hysaj e Callejon che sfruttano la superiorità laterale, portando lo spagnolo al traversone. La fisicità di Milik fa il resto, poi, creando una serie di batti e ribatti che portano la palla tra i piedi di Mertens.

 

Nappo Salvatore 

RIPRODUZIONE RISERVATA

Articolo modificato 29 Set 2016 - 10:33

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Scritto da
redazione