EuroDries fa faville ed il Napoli vola: un Mertens sontuoso trascina gli azzurri!

È sempre bello farsi trovare pronti per le situazioni che contano davvero, soprattutto se queste occasioni capitano in casa: Napoli ha risposto così, con un San Paolo in festa al rientro casalingo in Champions League dopo mille e più giorni, dopo quelle lacrime dopo l’uscita ingenerosa per quei 12 punti nel girone mai digeriti. Opportuno sottolineare fin da subito che non è stato facile l’incontro per gli uomini di Maurizio Sarri contro l’esuberante formazione del Benfica: i partenopei hanno portato a casa la partita per 4-2, dominando a larghi tratti l’intera sfida, ma merito va dato alla compagine di Rui Vitoria, che nonostante le molteplici defezioni ha giocato una partita solida.

DALL’INIZIO. C’erano pochi dubbi di formazione alla vigilia del match contro i lusitani ed alla fine mister Sarri ha optato per i titolarissimi: occasione che il folletto belga Dries Mertens non si è fatto sfuggire. La prestazione del numero 14 è di una bellezza abbacinante: è sgusciante, rapido, imprendibile per la difesa portoghese che in più di un’occasione lo rade al suolo perché non ha altri modi per limitarlo. La forza del talento di Leuven è data dalla sua imprevedibilità: dopo un primo tempo opaco al 50′ prende il motorino e viene steso al limite dell’area da Lisandro Lopez; la punizione che ne consegue è un autentico gioiello di balistica: precisa, quasi a togliere le ragnatele dall’incrocio dei pali, con il portiere brasiliano Julio Cesar che può solo osservare la sfera spegnersi in rete. Da lì in poi è autentica accademia. Quel che però viene insegnato a tutti, da che mondo è mondo, fin da bambini è che “l’unione fa la forza”: ed ecco che in “soccorso” del classe ’87 arriva un Faouzi Ghoulam ispirato come un pittore prima di mettersi all’opera. Il binomio costruito sull’asse Algeria-Belgio funziona, funziona alla grande: i due si cercano, si sentono e si trovano; la fascia sinistra partenopea è stata calpestata, vissuta, caratterizzata da un dominio tecnico-tattico che ha lasciato solo le briciole all’impotente difesa dei campioni di Portogallo.

BOCCATA D’OSSIGENO. Necessitava di una partita così l’ex PSV, dopo qualche recente prestazione in mertens nap chievocampionato caratterizzata da più ombre che luci. È comunque indubbio negare che i 9′ giocati nella scorsa vittoria azzurra contro il Chievo erano stati un chiaro segnale d’allarme per Mertens, in vista della delicata sfida contro le Aguias. Di estremamente positivo, al di là di quella che è la prestazione, è il ritorno al gol per il folletto belga: Mertens infatti non trovava marcature personali da oltre un mese, esattamente dal 21 agosto scorso, quando segnò il primo ed il secondo gol stagionale del Napoli, nel pareggio esterno contro il Pescara. Indubbio negare che il dualismo presente con Lorenzo Insigne possa essere un’arma dal grande vantaggio per il Napoli: c’è il bisogno di sacrificare ancora in minima parte gli egoismi personali in virtù di un maggior incremento del gioco di squadra, ma il lavoro svolto fin ora è ben visibile.

Parlavamo poc’anzi di primo e secondo gol: ecco, dopo aver segnato i primi gol stagionali, nella sfida del San Paolo Mertens ha siglato i suoi primi gol in Champions League. Il belga dunque cala il poker, con il Napoli che è pronto a rilanciare la mano. I prossimi avversari sono avvisati: gli azzurri non hanno alcuna intenzione di bluffare.

Francesco Vassura

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