Se c’è una squadra italiana che è la meno italiana di tutte per il gioco che esprime, questa è sicuramente la squadra di Sarri. Per anni il pubblico italiano è stato abituato a vedere sempre il solito spettacolo in Europa: squadre chiuse a riccio in difesa e pronte a ripartire al primo sbaglio degli avversari. Il tanto esaltato Cholismo, che fa delle palle sporche, del gioco fisico e difensivo la propria arma in più è nato proprio in Italia.
L’Europa ha assistito ad uno spettacolo diverso, fatto di possesso palla continuo, verticalizzazioni e pallino del gioco sempre in controllo. Questo spettacolo l’ha espresso il Napoli di Sarri, la più europea delle formazioni italiane, una squadra che fa divertire lo spettatore, ed anche per questo forse in taluni casi subisce qualche gol di troppo.
Che gli uomini di Sarri siano una delle squadre che esprimono il miglior calcio in Italia non è un mistero. Tuttavia se prima della gara contro il Benfica proprio le si voleva trovare un difetto era quello di essere troppo sciupona e poco cinica, soprattutto se si guarda alla sfida che ha visto gli azzurri fermati a Genova. Il Sarri formato europeo però è riuscito nel mix letale: aggiungere concretezza a quella macchina spettacolare e ben oliata che è la sua squadra. In due partite di Champions i partenopei sono andati a segno 6 volte con soli 9 tiri nello specchio della porta. Per ogni tiro e mezzo nello specchio, il Napoli ha messo un pallone in fondo al sacco. Non male davvero.
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Articolo modificato 29 Set 2016 - 09:04