Titoli e trionfi, ma anche amarezze. Corrado Ferlaino è storia del calcio a Napoli, una storia ultratrentennale in cui l’ingegnere non si è fatto mancare nulla. Polvere e altare, tutto, con pagile indelebili della storia azzurra scritte di suo pugno.
L’ex presidente azzurro ha rilasciato un’ampia intervista per le colonne de La Gazzetta dello Sport, spaziando a tutto campo, tra passato e presente. Ecco alcuni stralci significativi: “De Laurentiis? Fa cose giuste e ha trovato un grande allenatore. Sarri è la punta dell’iceberg, poi in Italia abbiamo altri tecnici bravi anche senza i grandi giocatori che Sarri ha. Milik è bravo, e anche Diawara Genoa, Torino e Bologna stanno giocando molto bene. Cedere Maradona? Guardi, Tapie mi voleva offrire un assegno in bianco per portarlo a Marsiglia. Non l’ho nemmeno ricevuto, Diego se ne voleva andare ma gli ricordai che aveva un contratto. Io arrabbiato con Diego? Con l’uomo, col calciatore era impossibile, e per me contava il calciatore. Meglio lui o Messi? Maradona è stato grande ovunque, Messi soltanto nella Liga, perché già nella nazionale non gioca bene”.
Immancabile il riferimento al caso dell’estate da poco conclusa: “Non avrei venduto Higuain, ma forse mi sbaglio. Glielo dice uno che ha avuto le bombe sotto casa. Hanno incendiato la mia macchina, c’era un clima un po’ così. Io più che occuparmi dei nemici esterni dovevo occuparmi delle scommesse clandestine, con probabile centrale a Forcella. C’erano dei giocatori che andavano e venivano da lì. Era un problema”.
Articolo modificato 1 Ott 2016 - 10:33