Se fermano Jorginho, fermano il Napoli: con il Genoa e l’Atalanta due dati chiarificatori

La sconfitta di oggi non deve far pensare ad un Napoli ridimensionato o portare tifosi e addetti ai lavori a facili disfattismi che potrebbero cancellare il buon inizio di stagione che vede i partenopei ancora secondi in classifica e soprattutto primi a pieno punteggio nel girone di Champions League. Se appare evidente la mancanza dei goal e di quella pericolosità offensiva che sono solitamente le caratteristiche del gioco di Sarri c’è un aspetto forse più sommerso ma fondamentale ai fini dei risultati: quando il regista azzurro non gioca bene tutta la squadra ne risente.

Jorginho è uno dei più forti registi attualmente in Europa e lo dicono i numeri (lo scorso anno con una media di passaggi realizzati del 91% era sopra mostri sacri come Iniesta, Verratti e Modric) e certamente non sarà questa partita a cancellarne le qualità ma è sicuramente significativo quanto l’impatto del centrocampista abbia una influenza così determinante ai fini delle prestazioni di tutto il collettivo. In questo match il numero 8 azzurro non ha brillato, se solitamente risulta essere uno dei primi se non il primo per kilometri percorsi, palle recuperate e assistenze ai compagni, oggi questi primati gli sono sfuggiti. Contro l’Atalanta infatti il primato per la distanza percorsa è stato di Marek Hamsik secondo i dati ufficiali forniti dalla Serie A TIM con 11,894km e Jorginho non risulta neanche tra i primi cinque, risulta invece essere il secondo per falli commessi a indicazione di come fosse asfissiato dalla gabbia che Gasperini aveva preparato per lui.

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Per capire quanto le prestazioni del regista siano fondamentali basta fare un confronto con un’altra partita dove il Napoli non è riuscito a segnare: il Genoa due giornate di campionato fa e non è un caso che proprio in questa partita la rete degli avversari sia rimasta inviolata. Si possono infatti notare dei parallelismi su come alcune squadre puntino a chiudere Jorginho e non le ali per fermare il dispiegarsi delle tattiche di Sarri e che proprio questo sembra il metodo più efficace. Anche nella trasferta al Marassi infatti sempre secondo i dati ufficiali della Serie A Jorginho non è stato il primo per kilometri percorsi cedendo questa posizione a Marek Hamsik e invece risulta il giocatore più colpito da interventi fallosi con Milik e Callejon. Insomma imbrigliare i suoi movimenti sembra essere l’arma che effettivamente può bloccare il Napoli e, probabilmente, il non aver mai potuto riposare nonostante la presenza di Amadou Diawara come rimpiazzo ha impedito al numero 8 di avere quella brillantezza fisica e mentale per essere sempre in movimento, sempre in anticipo sul suo marcatore e soprattutto avere la lucidità per accendere il gioco azzurro sia con rapidi scambi di prima sia con lanci lunghi.

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