Un Napoli troppo brutto per essere vero quello che subisce la prima sconfitta di questa stagione contro l’Atalanta di Gasperini. Gli uomini di Sarri, forse ancora con la testa alla splendida vittoria in Champions League di mercoledì contro il Benfica, soffrono l’aggressività degli orobici e non riescono a trovare le solite trame di gioco.
Eppure Sarri, dopo la sfida con i lusitani, aveva lanciato l’allarme alla squadra: “Sarà difficile calarsi mentalmente in campionato dopo una sfida del genere”. E così, purtroppo, è stato. Squadra contratta e poco lucida in fase di possesso, specie dopo il goal di Petagna all’ottavo minuto del primo tempo. I partenopei confermano le solite difficoltà in trasferta contro le medio-piccole, quando c’è da confrontarsi con squadre molto fisiche e che lottano su ogni pallone col coltello tra i denti.
Vero che, come detto dallo stesso tecnico toscano, il terreno di gioco dell’Atleti Azzurri d’Italia, non in ottime condizioni, non ha permesso una buona circolazione di palla, facendo perdere tempi di giocata ai palleggiatori azzurri, ma è palese come il Napoli faccia fatica ad uscire dai propri binari tattici.
Gli azzurri sembrano affidarsi troppo alle giocate tecniche, quando ci sarebbe bisogno di maggiore concretezza per sbloccare questo tipo di incontri. Sarri ha quindi il compito di trovare nuove linee di gioco, magari cambiando dettami tattici, da utilizzare in match come questo con l’Atalanta di Gasperini.
Guai, però, ad essere catastrofisti. Il cammino del Napoli, fino ad ora, è stato ottimo, sia in Champions che in Campionato. Considerando che la squadra ha un’età media molto bassa, siamo sicuri che la sconfitta di Bergamo servirà al tecnico ed alla squadra per crescere, in vista del prossimo blocco di partite che comincerà con la sfida al San Paolo alla Roma di Spalletti.