Sarri: “Stavamo bene, perso per qualche limite che ci portiamo dietro. Scudetto? Solo se la Juve fa qualche cazzata!”

Maurizio Sarri ha parlato della sconfitta dei suoi in quel di Bergamo. Ecco le parole del tecnico azzurro a Mediaset Premium, qui raccolte da SpazioNapoli.it: “Abbiamo fatto una partita piena di errori, è evidente, più del solito, anche impostando abbiamo sbagliato. Un episodio ci ha condannati, non siamo stati nemmeno fortunati, abbiamo avuto qualche palla gol ma abbiamo anche pagato dazio: dispendio di energie in Champions, a livello inconscio, nonostante l’impegno sia stato lo stesso. Rimpianti? Non ne ho, non avevo la sensazione di debolezza, dal punto di vista fisico: ieri e l’altro ieri eravamo su un buon livello, mentalmente forse no, quando spendi molte energie nervose è così. Fisicamente i parametri erano ottimali. Juve? La Juve è di un’altra catesarrigoria, e gioca da tale. Noi non abbiamo mai avuto l’idea che il nostro campionato dovesse essere parallelo al loro. Siamo giovani e dobbiamo crescere, approfittandone in queste settimane in cui si può capire quanto è difficile stare ad alti livelli per tante partite consecutive. Chiaramente nella crescita gli errori sono normali, in quel si dovrà migliorare, ma abbiamo presupposti diversi. Scudetto? La Juve se fa tante cazzate mostruose ci mette in lotta, se non le fanno no. Questa è l’ultima volta che rispondo ad una domanda sulla Juve. Noi certe partite, contro squadre fisiche ed aggressive, in terreni di gioco non proprio adatti a noi, siamo lenti. La nostra crescita deve passare da queste partite per portare a casa risultati. Ed è un nostro limite che ci portiamo dietro da parecchio, dobbiamo migliorare in queste partite “sporche”, perché soffriamo un po’. Sono mancate energie nervose, lo ripeto. Era la prima partita che giocavamo di pomeriggio da aprile addirittura, la mancanza di elettricità e aggressività ci ha limitati. Insigne? Lorenzo ha giocato venti minuti col Benfica, Callejon novanta. Volevamo sostituire con venticinque minuti alla fine, andando sul sicuro. Insigne aveva un pizzico di autonomia in più”.

Queste le sue parole a Sky: “5 punti in trasferta su 12? Dato casuale ma dobbiamo migliore, soprattutto in queste partite contro avversari aggressivi e condizioni del terreno non ottimali, in questi casi dobbiamo migliorare. Abbiamo pagato la Champions pensavamo di aver recuperato le energie mentali e nervose ma non è stato così e lo abbiamo pagato. Le due punte Milik-Gabbiadini? Un calcio che non mi piace ma dovevamo farlo, abbiamo riempito poco l’area avversaria se la partita proseguiva con quei cross ci faceva comodo un giocatore in più che attaccava l’area. Errore mio o dei giocatori? Non abbiamo sbagliato niente dobbiamo crescere mentalmente, ogni grande scarica emotiva corrisponde a un down, è un discorso di mentalità dobbiamo crescere e abituarci. Un conto è fare una partita di Champions con giocatori con cinquanta presenze in Champions un conto con chi ha appena esordito. Contrastare il pressing dell’Atalanta? Non hanno pressato tanto abbiamo avuto la supremazia territoriale ma quando abbassiamo i ritmi diventiamo meno pericolosi dobbiamo migliorare in questo, per noi queste partite sono sempre state difficili per caratteristiche diverse ma bisogna iniziare a fare punti anche in queste situazioni. Differenze tra Napoli in trasferta e in casa? Abbiamo sbagliato molto questo può dipendere dalla personalità certo anche il terreno non ha aiutato”.

Queste invece le dichiarazioni alla Rai: “Sulle fasce non abbiamo peccato, Ghoulam ha fatto venti cross al centro dell’area!Negli ultimi venti metri non siamo stati per niente lucidi. Mercoledì abbiamo avuto tante energie, poi spese, che non siamo riusciti a ricaricare in tempo. In questo dobbiamo crescere e migliorare. Loro hanno fatto una partita aggressiva, mentalmente l’abbiamo approcciata male. Non cambio molti giocatori a livello difensivo. Per integrare i nuovi ci sarà tempo. Rog? Ha vent’anni, è arrivato giusto un mese fa e nemmeno capisce ancora bene l’italiano, avrà tempo e modo per giocare. Platini ci ha messo sei mesi per ambientarsi, mi pare normale che questo ragazzo ne debba avere almeno un paio: diamoglieli! In certe situazioni abbiamo più difficoltà, dobbiamo affrontare meglio queste squadre. Dobbiamo migliorare come squadra: dobbiamo saper vincere anche in modo sporco”. 

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