A leggerlo così può suonare molto strano: due tifoserie da tanto ostili, precisamente dalla stagione 1987-88 quando si interruppe improvvisamente il bel gemellaggio che le univa. Un gesto in campo poco sportivo verso la curva giallorossa che fu la goccia che fece traboccare il vaso, dopo anni di incomprensioni societarie e tra tifoserie. Da allora, ancor più dopo i tragici fatti che hanno coinvolto Ciro Esposito e la sua morte a margine della gara di Coppa Italia all’Olimpico nel 2014, Roma e Napoli non si sono più sfiorate ma sempre e solo guardate con ostilità, avversione e poca, pochissima stima reciproca.
Nel calcio moderno è ahimè ancor più raro il contrario: i gemellaggi veri si contano sulle dita di una mano, ancor più quelli che perseguono nel tempo e che vanno oltre ogni ottica economica e fattiva. Eppure, per tanti aspetti Roma e Napoli sono città e tifoserie simili, nella parte bella, quella sana e buona che unisce la grande passione per due squadre che muovono migliaia di tifosi in tutta Italia. Parte proprio da qui l’idea di Domenico Cicalese, ragazzo napoletano che ha vissuto per tanto a Roma e che ha visto tante sinergie e punti d’incontro tra queste due realtà, anche sportive.
Dai social l’idea del gemellaggio in vista della gara del prossimo 15 ottobre al San Paolo con un messaggio chiarissimo: “Siamo stanchi di essere condotti per mano sui binari dell’odio. Siamo stanchi di sentirci dire, a mo’ di lavaggio del cervello, che è impossibile ricucire gli strappi. Siamo stanchi di seguire il Derby del Sole allo stadio senza poter esultare, evirando le nostre emozioni per timore di essere scoperti e puniti. Siamo stanchi di sentire quel grigio sottofondo di cori beceri e di vedere le ignobili scenografie di striscioni deplorevoli. Siamo stanchi delle maschere di prepotenza che rovinano il rapporto tra Napoli e Roma. Combattiamo l’odio, sterminiamolo con la pace”.
Un progetto non facile da perseguire, né idealmente né fattivamente, poiché la ferita dopo i fatti di Tor di Quinto è ancora molto fresca. Ma bisogna distinguere il tifo sano da coloro che fanno dei principi della malavita il proprio credo, che ha poco a che fare con il calcio e lo sport. A raccontare a SpazioNapoli questa idea è proprio Domenico Cicalese: “Questa idea mi è venuta perché amo troppo Roma e la vera romanità. Ho frequentato assiduamente Roma negli ultimi 5 anni e continuo ad andarci ogni volta che posso. Trovo che napoletani e romani-romanisti siano uguali: stesso modo di tifare, di vivere le passioni e in particolare il calcio. Abbiamo storie e culture gloriose, da far invidia al mondo, e ciò che ci ha allontanati per me non ha nulla a che fare con lo sport. Lo sport è vita, è un insieme di valori puri”.
La gara del San Paolo ormai si avvicina ed il team del gemellaggio sta raccogliendo le idee per vivere insieme una bella giornata di sport: “L’idea – prosegue Domenico -, è vivere insieme la partita tra Napoli e Roma al San Paolo sabato 15. Stiamo vedendo dove piazzarci allo stadio, ovviamente per i tifosi napoletani e tifosi della Roma residenti in Campania. Non sarà facile, aspettiamo le restrizioni dell’Osservatorio e decideremo il da farsi. Ma non demordiamo, crediamo troppo in questo progetto!”
La speranza è che questa idea possa essere da sprone e da esempio per tutti gli amanti del calcio e dello sport ma che soprattutto possa rappresentare un gesto concreto da parte di chi ha davvero voglia di cambiare le cose. Comunque vada, chapeau: a vincere è il vero calcio ed i valori dello sport, quello di cui ci siamo innamorati e che fanno davvero la differenza.
CLICCA QUI per la pagina Facebook dell’evento
Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA