“I procuratori sono il cancro del calcio. Non tutti ovviamente, ma sono diventati una sorta di tassa. Io non capisco la necessità degli agenti. Nel cinema è l’attore a pagare il proprio agente. Perché qui dovrei pagare io?”. Senza fronzoli, al solito, il patron azzurro Aurelio De Laurentiis. Un’invettiva nei confronti di alcuni che però, giocoforza, è mutata in un vero e proprio tormentone mediatico, come attestato nella reazione dell’Assoagenti (LEGGI QUI).
Parole oggetto di spunti e dibattiti, e sulle quali si è soffermato Fabio Parisi, agente tra gli altri di Jonathan De Guzman, nell’edizione odierna di Tuttosport.
Parentesi extramercato: De Laurentis ha definito voi procuratori “il cancro del calcio”.
“Innanzitutto va detto che i procuratori sono una componente essenziale del calcio. E poi… facciamo comodo alle società, sia per trattare un ingaggio e sia per vendere i giocatori, non solo prenderli. De Laurentiis quando deve cedere dieci giocatori chiama gli agenti, non il suo direttore sportivo”.
Articolo modificato 8 Ott 2016 - 09:00