Parole che riempiono il cuore, perché ogni caduta rappresenta solo una tacca in un cammino che si prospetta struggente. La rabbia, certo, verso il destino avverso che tarpa le ali nel momento meno propizio, ma mescolata a dovere con una voglia di tornare presto decisivo. L’edizione odierna de Il Mattino riporta alcune dichiarazioni di Arek Milik, nel bene e nel male il vero e proprio protagonista di questi primi scorci di stagione.
Villa Stuart, nell’ultima sera trascorsa nella Capitale prima di sottoporsi alle cure riabilitative dello staff del dottor De Nicola, e un groviglio di pensieri: “Male? Il dolore ce l’ho dentro perché non posso giocare”. D’altronde che la soglia del dolore del ragazzone classe ’94 superasse l’umano l’aveva già palesato nel corso della gara contro i danesi.
Ciò che lacera è altro, è l’impossibilità di dare il proprio supporto ai compagni nei mesi che verranno. E allora la testa va subito alla gara contro la Roma sabato alle 15 al San Paolo: “Sabato voglio essere allo stadio a vedere la partita con la Roma”. Idee chiare, il modo migliore per affrontare i giorni che verranno.