Svincolati? No, grazie. E per chi conosce Maurizio Sarri la risposta era già abbastanza scontata, celata sotto la cenere dell’infortunio di Milik, le dovute riflessioni. Ma, in fondo, neanche troppe. Conoscenza dei meccanismi offensivi, condizione che sfiora la perfezione, requisiti necessari per essere parte integrante di questo Napoli. Impossibili da richiedere, nell’immediato, ad alteti fermi da mesi.
La rosa offre garanzie, necessario procedere sulla strada delineata in estate, mettendo anche in preventivo eventuali incidenti di percorso. Sono arrivati, in serie, da Tonelli ad Albiol, fino al gravissimo infortunio di Milik, ma la rosa costruita in estate ha l’obbligo di sopperire a tutto questo. Si chiama programmazione, d’altronde. E allora, come evidenziato nell’edizione odierna di Tuttosport, i giochi, almeno lì dove tutto deve concretizzarsi, dove la scintilla deve accendersi, sembrano fatti. Spazio a Manolo Gabbiadini, tutto sulle sue spalle, e un invito – eloquente – al classe ’91 di dimostrare quanto siano larghe, finalmente.
Sarà lui il titolare, imprescindibile, nelle due fondamentali gare casalinghe contro Roma e Besiktas, perno dell’attacco azzurro intorno al quale far ruotare uomini e scelte. Poi, soltanto poi, spazio alla variazione sul tema. Al falso nueve provato in estate e che in fondo può solleticare le papille di un’esteta del calcio offensivo come il tecnico azzurro. Una variante stuzzicante, ma in cantiere. Contro il Crotone si vedrà, quando sarà tempo di far rifiatare Manolo. Ora è il suo momento, Sarri lo sa e farà di tutto per metterlo in condizione di rendere al massimo. Una sfida per entrambi, rifiutarla sarebbe un delitto.
Articolo modificato 12 Ott 2016 - 11:35