Famiglia di calciatori, quella Gabbiadini: Manolo, dal sinistro fatato, Melania, dal destro imprendibile. La sorella dell’attaccante del Napoli, anche lei centravanti, del Verona (con cui, tra le altre cose, ha vinto cinque scudetti) e della Nazionale italiana femminile, ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai colleghi del Mattino. Ecco i passaggi più significativi proposti dalla nostra redazione: “Abbiamo otto anni di differenza, io sono più grande e da piccoli lui mi seguiva sempre ma non penso che sia per questo che ha poi scelto di fare il calciatore. Gli invidio il sinistro, ne vorrei almeno una piccolissima percentuale, essendo destra e usando il piede sinistro solo per camminare. Cos’altro gli ruberei? L’altruismo, lui è un bonaccione. Io non sono egoista, ma quando mi succede qualcosa elaboro, rimugino, lui invece di rancore non sa proprio nulla.
Adora la cucina napoletana, di sicuro la mozzarella: la porta spesso a Bergamo. Poi stravede per la pizza fritta, è un buongustaio. Da piccoli giocavamo spesso insieme, con una nostra cugina, anche lei calciatrice. Non giocavamo però nella stessa squadra perché dicevano che eravamo troppo forti. Da bambini eravamo una sola persona.
Quando posso guardo le partite del Napoli, ma quando non posso ho una specie di “Manolo app”, che mi fa sapere se lui gioca, se c’è in campo, se non c’è… A chi somiglia mio fratello? Non ha termini di paragone con nessuno. Direi che ha solo il sinistro di Mihajlovic, nulla più. Per molti ricorda Gigi Riva ma Manolo è sui generis. Non ride mai? Ma no! Lui è un tipo simpatico, ride e scherza con tutti, ma quando è a lavoro è tremen
Articolo modificato 15 Ott 2016 - 09:39