Si era trasferito in Argentina dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Ma Cristiano Pappalardo non immaginava che proprio in Sud America sarebbe andato incontro alla morte, a soli 42 anni.
Il giocatore napoletano, riporta Il Centro, un passato importante al Chieti in Serie C1, è stato brutalmente assassinato lo scorso 7 ottobre da un trentenne per una macchia d’umido sul muro.
Cristiano Pappalardo è cresciuto nel Nola, dove ha esordito in C1, promettentissimo difensore centrale: sembrava destinato addirittura alla Juventus, ma poi un gravissimo infortunio ne bloccò l’ascesa e da allora non si era mai ripreso al 100%.
La famiglia, con un gesto molto nobile, ha deciso di donare gli organi dell’uomo.
Articolo modificato 18 Ott 2016 - 13:56