Un sabato di grande calcio quello che si sta concludendo, dopo lo spettacolare derby della Lanterna tra Sampdoria e Genoa ricco di emozioni e colpi di scena ed un Milan-Juve non privo di emozioni. Si parla della bella prestazione dei rossoneri, dello stop della capolista, della Roma che insegue e si candida da anti Juve…ed il Napoli? Dopo un inizio di stagione al top, è arrivato un momento difficile, in salita, al quale i tifosi non erano abituati. Bisogna farne i conti, riflettere, prendere le misure, sbattendo contro un’amara realtà, quella di tre ko consecutivi tra campionato e Champions.
Domani la truppa di Sarri va di scena a Crotone: meno male, molti potrebbero dire, eppure la gara dello Scida nasconde davvero tantissime insidie. Si parte proprio dallo stadio dei calabresi, che domani vedrà non solo il suo primo sold out ma l’esordio dopo il restyling completo. Una soddisfazione immensa per il club, con i protagonisti particolarmente carichi ed emozionati, in un clima da sogno.
Un monito in più per cercare l’impresa contro una big del campionato, che può sembrare fragile, ma soltanto in superficie. I partenopei infatti, conoscono ben i propri punti di forza e quelli su cui lavorare. Ne parlano sempre con Sarri, a Castel Volturno, anche quando il sorriso fa fatica a spuntare. Ma basta una battuta, una “pacca sulla spalla” e la forza del gruppo emerge e diventa ancora una volta un surplus vincente.
A Crotone per rimettersi in carreggiata, non deludere le aspettative ma soprattutto tornare alla vittoria, perché è questo il miglior antidoto al male da sconfitta. Toccherà cambiare qualcosa, è certo: Sarri si affiderà ancora a Dries Mertens, tra gli uomini più in forma sia sull’out che come falso nueve. Anche in un ruolo non naturale, il belga suda la maglia, crea assist, si rende pericoloso ma soprattutto sa come mettere il difficoltà gli avversari, costante spina nel fianco.
Poi, Manolo Gabbiadini, rivitalizzato dopo il rigore siglato contro il Besiktas: non era facile e soprattutto gli serviva, per mettersi alle spalle un momento personale non brillante, fatto di troppe responsabilità e pressioni. Qualcosa potrebbe ancora cambiare in attacco, ancor più considerando che sabato prossimo si vola a Torino contro la Vecchia Signora e c’è da stare mentalmente e fisicamente al top. Scalda i motori Giaccherini, pronto a subentrare sia dal 1′ che a partita in corso ed a palesare la sua versatilità ed il suo valore.
Altro banco di prova importante domani sarà per la difesa, ancora orfana dell’infortunato Albiol: Reina ha da riscattarsi della rete subita in Champions che porta anche il suo zampino, mentre tutto il reparto deve trovare la giusta compattezza e continuità, supportata anche da un centrocampo che vede in Jorginho l’anello ultimamente più instabile. I tifosi chiamano a gran voce Rog e Diawara ed il minutaggio, seppur minimo, potrebbe sorridere loro.
Ciò che deve sorridere a tutto il popolo azzurro però, dovrà essere il risultato: non si può sbagliare, ancor più dopo il Milan che si invola ed una Roma sempre temibile, con le inseguitrici che si potrebbero ancora avvicinare. Crotone non è solo una trasferta insidiosa, ma prende la forma di uno spartiacque ed una molla che proietta a velocità della luce già allo Stadium: al centro l’Empoli, per l’abbraccio del San Paolo prima della madre di tutte le partite. E per fare tremare questa vecchia Signora, così come il popolo dello Scida, serve nuovamente il miglior Napoli, che non fa sconti a nessuno.
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