Manolo Gabbiadini dovrà osservare dalla tribuna le prossime due gare del Napoli contro Empoli e, soprattutto, Juve. La notizia era nell’aria, quindi nulla di inatteso: il giudice Sportivo ha deciso di squalificare l’attaccante del Napoli per i prossimi due turni di campionato, per “condotta gravemente antisportiva, avendo reagito, al 31° del primo tempo, ad un fallo di un avversario, quan do il giuoco era fermo, colpendo il medesimo con un calcio e facendolo cadere”.
Questo è quanto. Il Napoli, dunque, perde l’unico attaccante di ruolo presente in rosa dopo l’infortunio di Milik.
E Gabbiadini? Beh, non bisogna demonizzarlo. Assolutamente. Ha sbagliato e lo sa, ma sono errori che un 25enne può commettere. In questa storia il primo a starci male sarà sicuramente lui. Manolo è consapevole di aver perso l’opportunità di sbloccarsi in campionato contro il Crotone se solo non avesse reagito d’istinto al fallaccio di Ferrari. Sa anche che le prossime due sfide potevano fargli riconquistare la fiducia del pubblico partenopeo e di Sarri, specie nella gara di sabato allo Stadium.
Partite come questa possono rappresentare uno snodo cruciale nella carriera di un calciatore, e Manolo ne è consapevole. Poteva dare un calcio all’ingombrante fantasma di Higuaìn, magari con un tiro a giro, di sinistro, come piace a lui. Poteva prendersi Napoli ed il Napoli, magari su punizione dal limite dell’area. Ma così non sarà.
Il tempo, però, è dalla sua parte. Il pericolo era quello di perderlo addirittura per tre giornate se il Giudice Sportivo avesse riconosciuto la condotta violenta.
Ora deve stare tranquillo e recuperare energie mentali in vista dei prossimi impegni. Già martedì prossimo, infatti, Manolo avrà la possibilità di rifarsi nella trasferta di Champions League contro i turchi del Besiktas.
Lui è giovane ed è un ragazzo a posto. Avrà le sue possibilità. Avrà il suo Juve-Napoli, il suo goal a Buffon. La sua rivincita. Forza, Manolo!