Una prigione dorata, nient’altro. La Cina nel destino, 12 milioni di motivi l’anno per accettare l’estremo Oriente ma ora, per Jackson Martinez, la maglia del Guanghzou Evergrande comincia a stringere, fino a togliere il respiro. Solo 4 reti a corredo della sua esperienza orientale, rendimento figlio di un ambientamento che neanche i ponti d’oro costruiti per strapparlo all’Atletico Madrid – agli iberici 42 milioni di euro – sembra aver addolcito. Il calcio che conta lontano, un miraggio, così come la sua Nazionale. Difficile farci i conti quando fino a qualche stagione orsono il suo nome era sul taccuino di tutti i migliori club europei. Impossibile.
Allora spazio alla voglia di andar via, di scappare da questa prigione, direzione Europa senza ritorno. E con una suggestione tinta d’azzurro, come riportato dall’edizione odierna de Il Mattino. Jackson Martinez ed il Napoli, vicini quasi fino a toccarsi nell’estate dell’approdo di Benitez in riva al Golfo. L’entourage del giocatore accolto a Dimaro per vagliare la possibilità di completare un attacco da urlo con il nuovo arrivato, Gonzalo Higuain. Solo abboccamenti, in quel caso. Ma l’infortunio di Milik – con una riabilitazione da seguire costantemente – fa sì che le suggestioni possano materializzarsi con uno schiocco di dita. E per il classe ’86 di Quibdó Napoli sarebbe un sogno ad occhi aperti. Le doti ci sono, sebbene in naftalina. C’è la voglia di tornare protagonista e riconquistare i cafeteros. Come ai tempi del Porto, quando marcava il cartellino con cadenza matematica: 92 reti in 133 presenze con i dragoes.
La voglia di ritrovare l’Europa e la competizione vera, come già accennato, c’è tutta. Manifestata nell’assenso a decurtare l’ingaggio di oltre la metà: dai 12 mln attuali a 5, la possibile richiesta. La dirigenza azzurra alla finestra, difficile che un affare simile rientri nei parametri dell’entourage partenopeo a gennaio ma chissà. I segnali in quella direzione non mancano. Poi sarà il tempo a dettare eventuali condizioni.