Antonio Corbo, storico giornalista di Repubblica, dà ampi spunti per una riflessione dalle pagine dell’edizione napoletana del suo giornale, come ormai prassi dopo ogni partita del Napoli, in campionato o Champions League.
Ecco l’editoriale di Corbo, di cui vi segnaliamo gli spunti più interessanti: “Ci voleva Mertens. I gol della Juve
erano frustate sull’impalpabile Napoli. Sarri fissava con rammarico l’Empoli, il suo fedele assistente gli ha ricordato come un incubo i bei tempi. Martusciello gli ha scaricato addosso tutto il passato, il malinconico artigiano era all’inizio meno ispirato che mai, vedeva la sua vecchia squadra correre con la sfrontata allegria dei suoi giovani e difendersi con la sontuosa prontezza del portiere polacco, Lukas Skorupski. Che fare? L’infortunio di Milik e la dissennata reazione di Gabbiadini hanno nel primo tempo dimezzato il Napoli, lasciandolo senza un punto di riferimento(…). L’esclusione iniziale di Diawara, felice sorpresa a Crotone, ha steso un velo di delusione sui già pochi tifosi. Sarri se l’è fatta perdonare mostrando una mediana comunque rinnovata: senza Hamsik, ma con Zielinski attivo a sinistra pur nella sua appannata esuberanza, al centro con Jorginho quasi rigenerato, con l’incontrista Allan a destra, sempre pronto a infilarsi in avanti per sostenere Callejon. Tra le novità della serata il rientro di Maggio, ossidato nel suo correre lungo la linea destra, anche i Frecciarossa possono arrivare in ritardo, e all’anziano difensore accade purtroppo spesso. Alla sua età è più facile sferragliare come un tram.
Neanche il più temerario allenatore poteva sopportare le pause di Maggio, q
Articolo modificato 27 Ott 2016 - 09:58