È anche arrivata la seconda vittoria consecutiva, dopo i tre punti raccolti a Crotone, per scacciare definitivamente le ombre di una mini-crisi non del tutto tramontata. Dare continuità, per ora, l’unico diktat di Maurizio Sarri per i suoi ragazzi, in attesa della forma migliore, soprattutto psicologica, che sta via via tornando. Fatto sta che sabato si va a Torino ed è necessario, appunto, raccogliere punti anche sull’ostico terreno dello Stadium, dove il Napoli non ha mai vinto.
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, però, si focalizza sul bel Napoli che ha battuto l’Empoli, senza attaccanti e quindi guidato dai tre folletti in fase offensiva: Insigne, Mertens e Callejon. I tre puffi, come scrive la Rosea, orfani dell’ariete in area di rigore, hanno trovato la soluzione per ovviare all’assenza del centravanti di peso che pure può risolvere più di una situazione. Messi insieme da Sarri e da lui organizzati in campo, il nuovo ed inedito tridente azzurro può esaltarsi e, in modo particolare, far male alla Juventus.
Come? Sfruttando gli spazi che la Juve potrà concedere e provando a creare scompiglio tra le maglie avversarie. Ieri contro l’Empoli, in un primo tempo giocato in una sola metà campo, il Napoli ha regalato minuti di spettacolo, arrivando alla conclusione ventiquattro volte nella prima frazione soltanto, già di per sé un record e una cifra impressionante per una squadra di A. L’assenza del centravanti si sente quando il Napoli è costretto a giocare palla a terra ma l’imprevedibilità dei tre davanti e la loro capacità di smarcarsi e saltare l’uomo non sono problemi cui è facile porre rimedio. Il Napoli così messo in campo va dunque a Torino con la testa più libera, rispetto allo scorso anno, ma soprattutto con tanta, tanta fiducia.