Bruno Uvini è stata una delle tante meteore che in questi anni hanno vestito la maglia azzurra. Giunto al Napoli nel 2012, il difensore brasiliano non è mai riuscito ad imporsi con i partenopei, girando così diverse squadre in prestito.
Oggi gioca nell’Al-Nassr, dove ha trovato la sua dimensione ottenendo anche buoni risultati. E l’ex azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del blog di Gianluca Di Marzio in merito alla sua avventura partenopea:
“Non ho mai giocato Juventus-Napoli, ma ricordo molto bene l’atmosfera che precedeva questa partita. Credo di non aver mai visto nulla di simile, auguro al Napoli che possa andare bene“.
Su Higuain: “Non voglio giudicarlo, ma posso dirvi una cosa: a Napoli ho ricevuto tantissimo affetto, che non dimenticherò mai. Non immagino nemmeno cosa abbia provato Higuain che ha fatto la storia del club, fossi stato in lui ci avrei pensato due volte perché un calore del genere non lo cambierei per nulla al mondo”.
“Non ho mai visto un giocatore come Cavani. Aveva qualità tecniche immense, ma ciò che mi impressionava era la sua voglia di vincere. Milik? L’ho affrontato l’anno scorso, è fortissimo, intelligente e difficile da marcare. E può ancora migliorare tanto“.
“Avrei voluto ripagare sul campo l’affetto dei napoletani, ma non ho mai avuto l’occasione giusta. In ogni caso non porto nessun rancore, gli allenatori mi hanno insegnato tanto e di loro ho un bel ricordo”.
“La settimana prossima sarò a Napoli, mi rivedrò con Rafael, il mio testimone di nozze, ed anche con Allan e Jorginho con cui ho condiviso bellissime esperienze. Il mio era un magnifico gruppo, ricordo le tante cene offerte da chi perdeva il torello: di solito pagava sempre Eduardo Vargas. Eravamo ragazzi tranquilli. Ho lasciato il cuore e tanti amici, c’erano tantissime persone affettuose ed un ambiente familiare. Forse per questo Hamsik non è mai andato via”.
Articolo modificato 28 Ott 2016 - 17:26