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Ripartire dall’asse Insigne-Callejon: quando non si trovano soluzioni il Napoli si affida a loro

Può capitare che fiocchino critiche copiose dopo due gare vinte contro Crotone ed Empoli, ed arrivino elogi dopo la sconfitta nel match più atteso dell’anno, quello contro la Juve? Certo, perché la squadra azzurra che è scesa in campo senza timori di sorta contro la Juventus ha ricominciato a brillare dal punto di vista del gioco, come faceva prima di questo periodo di blackout, sebbene il risultato non le abbia dato ragione.

Il Napoli visto a Torino infatti ha ricordato molto di più il Napoli dello scorso anno o – senza essere troppo pessimisti  – di inizio stagione. Il calcio espresso allo Stadium, fatto di gioco rapido e di un possesso del pallone molto ben organizzato ha ricordato a tutti l’imprinting ‘sarriano’ della squadra azzurra, e a quali palcoscenici questa deve ambire. Ovviamente in una gara dalla quale non si ricava neppure un punto non tutto può essere andato per il verso giusto, ma si tratta comunque della prestazione di singoli giocatori, o di errori isolati (vedi Ghoulam), che certamente non intaccano quanto di buono fatto dagli azzurri. 

Chi certamente non è riuscito a mantenersi sugli standard scoppiettanti di inizio stagione è stato Mertens, letteralmente francobollato da Bonucci. Ed allora ecco che il Napoli ancora una volta vira sull’asse Insigne-Callejon, vero e proprio asso nella manica per sbloccare partite complesse. Il movimento è molto semplice in teoria, ma difficile da eseguire con tempi e modalità giuste: Insigne che parte sull’esterno si accentra fino a raggiungere i 20 metri, da qui uno scavino per Callejon che, grazie ad un fiuto più da prima punta che da ala, scatta sul filo del fuorigioco, pronto a raccogliere di testa o di destro i palloni del compagno.

E non è la prima volta che i due confezionano questo gol, anzi è ormai una consuetudine: era già accaduto contro il Palermo ed il Bologna, senza contare le numerose volte che questo duetto non è stato sfruttato come bisognava. I due si trovano ormai a meraviglia e devono essere, per forza di cose, il punto da cui ripartire per le prossime partite.

Insomma aspettando di limare (e limitare) quegli errori dei singoli che troppo finora stanno minando il cammino del Napoli in campionato, la squadra di Sarri può affidarsi alla perfetta comprensione dei suoi esterni d’attacco, capaci stasera di dare gran filo da torcere anche alla difesa più forte e navigata del campionato.

Articolo modificato 30 Ott 2016 - 23:05

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Scritto da
redazione