Italo Cucci, da sempre attento al mondo Napoli, ha scritto stamane un editoriale per il Roma in seguito all’anticipo andato in scena ieri sera a Torino. Un’analisi allo stesso modo pungente e giusta, per un Napoli che ha tenuto testa alla Juventus senza affondare il colpo quando avrebbe magari potuto farlo.
Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli: “Un buon Napoli. Lo giuro. Buono di cuore. Pieno di sentimenti lodevoli. Perdente. Ha avuto in mano la Juve per un tempo ma non è riuscita a ferirla; si è vero, un bomber là davanti non c’è; ma se si gioca per qualcosa – non per la vita, forse neanche per lo scudetto, certo per la dignità – si sfoderano rabbia e cuore, l’altro cuore, quello che ci ha fatto vivere una stagione napoletana emozionante. Di vero calcio“. Quindi ha continuato sull’atteggiamento degli azzurri dicendo: “La Signora è capace di tutelarsi soprattutto quando vede che potrebbe correre rischi, ché senza un vero centrocampo e senza Dybala si può anche andarle a prendere, come a Milano. Ma il Napoli non se n’è reso conto, ha badato macinare gioco e campo ordinatamente senza uno spunto orgoglioso”.
Poi su Higuain commenta: “Sarà mica venuta pena – a Sarri e ai suoi – per il povero Pipita a digiuno da settimane?”. Non lascia spazio a più interpretazioni il passaggio finale della sua riflessione: “E’ lo spirito giusto per perdere, e Sarri ci mette mano richiamando Insigne per Giaccherini: mi permetta, sor Maurizio, un suicidio. Poi non c’è più voglia. Cantavano, mill’anni fa, “Napoli c’est finì”. No, si è solo ammosciata una sfida che teneva in vita il campionato. In ogni caso non s’è ancora capito se il Pipita c’è o ci fa. Con novanta milioni in saccoccia si può anche pensare alla vecchiaia. Boh. adesso è meglio pensare ad altro. Alla Champions. Volendo, è più facile l’Europa dell’Italia”.