Napoli continua nel suo percorso verso l’integrazione dei migranti giunti in prossimità del Golfo. L’assessore al welfare Roberta Gaeta, in una lettera aperta citata dal Corriere del Mezzoggiorno ha sottolineato il gran cuore del popolo napoletano nell’accogliere i migranti. Ma la storia non è passata inosservata nemmeno al Napoli.
I 25 ragazzi che sono ospitati nel centro polifunzionale di Marechiaro sono grandissimi appassionati di calcio e sabato saranno presenti allo stadio. Il sogno che li accomuna, però, è un altro: incontrare i giocatori azzurri. L’occasione giusta potrebbe essere domenica, con Koulibaly, Ghoulam e Diawara pronti a far sentire la propria presenza ai rifiugiati. Soprattutto il terzino sinistro gode di grande stima per i suoi trascorsi in Francia, campionato sempre molto seguito in Africa.
Molte le storie che raccontano di calcio, come quelle di Alì, che non è riuscito ad approdare in alcune squadre per gli ostacoli posti dal padre, e di Abou, portiere con presenza in terza categoria che sogna di emulare le gesta di Neuer – Buffon per lui è troppo “vecchio”. La speranza di questi giovani ragazzi è quella di trovare un po’ di serenità in Italia, e il calcio a volte sa alleviare i problemi della vita in modo ottimale.