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PRIMAVERA – Marfella e Granata dirigono la difesa, De Simone domina il centrocampo. Il trio d’attacco è un tormento per la difesa avversaria. Queste le pagelle di Napoli-Spezia

Importante vittoria per la Primavera azzurra che in quel di San’Antimo ha avuto la meglio dello Spezia per 1-0 grazie alla rete messe a segno nella ripresa da Liguori. Con questo successo il Napoli sale a quota 12 punti in classifica e rientra prepotentemente tra le formazioni che puntano ai play-off.

Di seguito le pagelle degli azzurrini:

MARFELLA 6 – Poco impegnato il portiere azzurro che comunque fa sentire la sua presenza al reparto difensivo, comandandolo a gran voce. Si è preso la titolarità della porta e difficilmente la lascerà andare.

SCHIAVI 6,5 – Buona prova del terzino che si fa vedere molto in fase offensiva e tiene sempre la posizione quando gli avversari attaccano. Non era facile contenere la veerve di Suleiman, ma lui ci riesce senza particolari affanni.

GRANATA 6 – Sufficienza per il capitano azzurro che in un paio di circostanza ha rischiato di perdere il duello in velocità con Suleiman lanciato in profondità. Il classe ’97 di Saurini, però, facendo sfoggio della sua esperienza limita i pericoli. Annienta, inoltre, il bomber ligure Capelli.

MILANESE 6 – Tiene bene la posizione per tutto il match, anche se la prestazione è macchiata da un cartellino giallo per un intervento scomposto.

D’IGNAZIO 6 – Prestazione opaca in fase d’attacco del terzino azzurro, contiene invece molto bene il proprio dirimpettaio sulla fascia. Dalla sua parte, in effetti, il Napoli non corre mai nessun pericolo.

OTRANTO 6 – Soffre la fisicità dello Spezia nella prima frazione di gioco, dove più che a calcio si gioca a calci. Sale in cattedra nella ripresa quando le squadre si allungano e la manovra diventa più corale, si fa apprezzare anche con una serie di chiusure e ripiegamenti. Ha il merito di aver messo in porta Liguori con un assist al bacio.

DE SIMONE 6,5 – Il vice capitano aveva tanta rabbia in corpo per non aver giocato da titolare nelle ultime gare, lui però non si è fatto scoraggiare ed oggi ha sfoggiato una prestazione sublime. Solita quantità in mezzo al campo dove rende suo ogni contrasto, ma la vera differenza l’ha fatta in appoggio alla manovra diventando pericoloso in più circostanze. Nella ripresa sfiora il gol da antologia con una serpentina degna del miglior Iniesta, poi Fontana gli nega la rete con una parata altrettanto mostruosa. Ahh, se facesse qualche gol in più…

ACUNZO 6 – Come Otranto nella prima metà della partita soffre la fisicità dello Spezia, lui però non tira mai indietro la gamba e fa sentire che quando c’è bisogno di far legna c’è. Nella ripresa cresce insieme al resto della squadra e incanta con un paio di aperture di sinistro di oltre 40 metri. Nel finale sfiora il raddoppio azzurro con una magistrale punizione sul quale si supera Fontana.

LIGUORI 6,5 – Sempre pericoloso in fase offensiva: prova diverse volte il dribbling ma viene chiuso prima della battuta a rete. Suo il gol che decide l’incontro con un sinistro preciso all’angolino su assist di Otranto (DAL 91′ ESPOSITO SV – Entra nel finale per aumentare la forza fisica della squadra).

NEGRO 6,5 – Prova fisica del numero 9 azzurro che lotta con i difensori avversari creando problemi alla retroguardia ligure. Si fa notare con un paio di numeri che abbinano classe e fisicità. Gli manca il colpo vincente per trovare la rete (DALL’83’ DELLA CORTE SV – Pochi minuti per essere giudicabile, ci saranno altre occasioni).

RUSSO 6,5 – Spina nel fianco della difesa ligure. I suoi strappi fanno malissimo allo Spezia che però riesce sempre a risolvere i pericoli creati dal 7 partenopeo. Importante anche l’apporto che Russo ha saputo dare in fase difensiva con ripiegamenti costanti. Esce nel finale stremato. (DAL ’77 DADDIO SV – Entra a pochi minuti dalla fine con il Napoli in pieno controllo di gara, si fa comunque apprezzare dando una mano in fase di non possesso).

SAURINI 6 – Terza vittoria consecutiva per gli azzurri che giocano una buona gara provando, all’occorrenza, anche il dialogo nello stretto. Partita non semplice decisa da una buona giocata di squadra, ma la sua mano inizia finalmente a vedersi.

Dai nostri inviati: Pasquale Giacometti e Vincenzo Sicialiano

Articolo modificato 6 Nov 2016 - 00:00

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Scritto da
Pasquale Giacometti