Ha allenato entrambe le squadre, lasciando una traccia indelebile e tangibile del suo lavoro, da uomo straordinario e da allenatore esperto e meticoloso qual è sempre stato. Stasera sarà una gara speciale soprattutto per lui, Edy Reja, che a Napoli è alla stregua di un santo e che a Roma ha lasciato un bel ricordo.
A Napoli dal 2005 al 2009, con centosessanta presenze sulla panchina, duecentosettantuno punti conquistati, settantacinque vittorie, quarantanove pareggi, trentanove sconfitta, duecentonove gol fatti e centoquarantasette subiti: è questo lo score del tecnico friulano in azzurro. Lo stesso Reja ha rilasciato alcune dichiarazioni ai taccuini del Corriere dello Sport:
“Tornai al San Paolo la prima volta proprio durante un Napoli-Lazio, rimasi stordito! È sempre una gara appassionante, al di là di me stesso. Ci sono in ballo le filosofie differenti di due club che tanto mi hanno dato e a cui spero di aver lasciato qualcosa di mio. La guarderò e, nel mio piccolo, sarò fiero di essere stato protagonista di un periodo” – ammette con l’onestà intellettuale che gli è propria. Sarà una partita speciale, all’insegna dell’allegria. La nostalgia no, non è sentimento per uno come lui.
Articolo modificato 5 Nov 2016 - 12:01