Non è stata una partita facile, sotto tutti i punti di vista. La trasferta ad Istanbul, per seguire il Napoli, alla fine si è rivelata essere una vera e propria Odissea per quei tifosi azzurri che hanno subito le angherie dei tifosi locali e della polizia. L’edizione online del Mattino rivela succulenti retroscena su quanto effettivamente accaduto nel pre e nel post partita alla Vodafone Arena e nei dintorni dello stadio che ospita le gare interne del Besiktas.
Fermati, costretti a svuotare le tasche e a consegnare oggetti personali, denaro e persino cinture e sigarette, e alla fine derubati. Poi la grave aggressione al tifoso accoltellato ad una gamba. Sono passati pochi giorni ma i dettagli inquietanti non mancano di certo e l’orrore cresce, a pensare che questo modus operandi è proprio delle forze dell’ordine turche, in particolare della polizia. A denunciare i fatti sono stati alcuni tifosi, che hanno accusato la polizia locale di aver loro rubato persino delle somme di denaro: “Appena arrivati in aeroporto, abbiamo subito intuito l’ostilità della polizia locale – racconta Gennaro, tifoso azzurro residente nella zona di Capodimonte – poi il tutto è continuato fuori allo stadio, dove siamo stati praticamente sequestrati, perquisiti, sottoposti ad interrogatori veri e propri, alla stregua di terroristi”.
Nella metropolitana, poi, gli scontri con la polizia. Presente Paolo, fedelissimo tifoso azzurro di trentuno anni: “La stazione era piena di agenti, anche in borghese. Aggredito il nostro amico, nessuno ha
Articolo modificato 5 Nov 2016 - 10:33