Una settimana davvero difficile per il Napoli quella appena trascorsa tra Champions e campionato. In Turchia e contro la Lazio va in scena quasi la stessa partita: gli azzurri a larghi tratti dominano e danno l’impressione di sovrastare gli avversari sia sul profilo tecnico che sul piano fisico, ma non basta. Se ad Istanbul però, è avvenuta la reazione alla rete subita su rigore, al San Paolo è un errore fatale di Reina che regala la marcatura a Keita. Non si può certo individuare una crisi di gioco, ma c’è molto da riflettere su altri dati, in vista di una sosta per gli impegni delle Nazionali che come sempre è croce e delizia.
SI SEGNA A FATICA – Ancora una volta, nonostante il grande lavoro dell’attacco leggero, l’assenza del bomber si sente. Il Napoli, gioca, crea, ma quando arriva sotto porta spesso va in difficoltà . Troppe fitte trame di passaggi al limite dell’area che non portano da nessuna parte e nemmeno con i tiri da fuori c’è quella cattiveria necessaria per far male. Purtroppo i cambi non riescono a mutare le carte in regola, con Gabbiadini, anche se entrato con il piglio giusto, che dimostra ancora una volta di non avere il movimento del bomber puro e nemmeno di riuscire a fare i giusti appoggi ai compagni.
INGENUITA’ FATALI – La difesa ancora una volta si comporta bene, ma inspiegabilmente si subisce sempre qualche gol. Koulibaly e Chiriches spengono gli attacchi avversari e dimostrano di essere in gran forma, ma anche questo non è abbastanza. Alla prima occasione gli azzurri subiscono, sia contro il Besiktas e sia contro la Lazio, e sempre per errori evitabilissimi. Le reti subite non arrivano per buone giocate da parte degli avversari, ma per cali di concentrazione a dir poco clamorosi. Così è stato il fallo di mano di Maksimovic, e così l’erroraccio di Reina – che si dimostra ancora una volta troppo facilmente penetrabile.
IMMENSO HAMSIK – L’unica nota positiva della settimana resta sempre Hamsik. In Turchia ci pensa lui con un gran bolide e anche questa sera con una giocata delle sue. E’ dovunque in mezzo al campo, detta il passaggio ed è sicuramente il migliore in campo. Non si può prescindere da lui, e dal suo carisma e dalla sua personalità la squadra deve trovare la giusta convinzione e le giuste motivazioni per eludere questa “mini-crisi” di risultati. Alla fine esce dal campo per la grande stanchezza, ma come al solito dimostra ancora una volta il suo immenso valore.
LA SOSTA PER STERZARE – Con le ultime partite di questa sera, la serie A si ferma una settimana per gli impegni delle Nazionali. Ben 15 gli azzurri convocati in giro per il globo e la consapevolezza che, al ritorno in campo, bisognerà mettere la quarta e non rallentare più. Ci sarà il tempo, seppur a mezzo regime, di provare a cambiare e di lavorare su ciò che in questa settimana non ha funzionato. Solo così il Napoli potrà ritrovare la sua strada ed essere artefice di un destino che al momento è molto diverso dalle grandi aspettative dei tifosi azzurri.
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