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Koulibaly: “Higuain via senza dir nulla, non l’avrei mai fatto. Non rimpiango Benitez, ma Sarri è altra cosa, con lui sono cresciuto molto. Sui tifosi e la Champions…”

Dopo Nikola Maksimovic è il turno di Kalidou Koulibaly che parla dal suo ritiro con la nazionale e lo fa ai microfoni di So Foot. Ecco quanto tradotto dalla nostra redazione: “Sono due anni che sono passati in fretta, avevo solo ventidue anni quando arrivai a Napoli e dimostrai subito di avere una buona tenuta. Sarri? Un maniaco, tatticamente parlando. Lo devo a lui se sono migliorato tanto, soprattutto grazie ai suoi metodi di lavoro per la difesa. Le sue sessioni di allenamento sono organizzate ad hoc per ogni reparto e ciò ci permette di migliorare. Non mi pento dei metodi di Benitez, con cui mi sono trovato bene, ma con Sarri è un’altra storia. 
Higuain? Ognuno fa quel che vuole e resta una sua scelta. Però è andato via senza dir nulla a nessuno, io al suo posto avrei agito diversamente, non avrei fatto così. Per me è un onore giocare in Champions, una competizione così importante che sognavo da sempre. Possiamo passare il girone, non c’è una favorita e quindi dobbiamo cercare di gestire al meglio le nostre forze per arrivare agli ottavi. 

Tifosi? Sono caldi, passionali, riflettono in pieno lo stile di vita della città che vive per il calcio. Le emozioni del San Paolo si moltiplicano per dieci quando giochiamo in Champions. Prima di venire qui, a Napoli, sentivo i soliti luoghi comuni sulla città, la camorra, la sporcizia. Poi qui la mia visione è completamente cambiata, amo Napoli, adoro i napoletani, la loro disponibilità. Il modo di giocare? Se devo marcare un attaccante lo faccio e basta, non temo nessuno. Oggi non c’è posto per difensori coi piedi poco educati, tecnicamente provo sempre a migliorarmi. Provo a giocare la palla nel migliore dei modi, penso alla gara contro la Roma, quando istintivamente feci una veronica…”.

 

Articolo modificato 9 Nov 2016 - 16:50

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