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La Nazionale per riprendersi il Napoli e ritrovare sè stesso: un’occasione da non fallire per Lorenzo Insigne

La stagione di Lorenzo Insigne non è cominciata esattamente con i fuochi d’artificio. Per lui poche prestazioni degne di queste nome – in realtà quasi nessuna – e soprattutto ancora nessun gol all’attivo. L’immagine più rappresentativa di questo duro momento, però, sono le lacrime in panchina dopo il rigore sbagliato contro il Besiktas. Insomma tra pianti e performance incolore il talento di Frattamaggiore sembrava sempre più destinato non solo a cedere il suo posto in mezzo al campo con il Napoli, ma anche ad abbandonare per un po’ di tempo la nazionale. Ma il colpo di scena è stato invece servito; Ventura ha deciso di convocarlo per i prossimi impegni contro Lichtenstein e Germania dell’Italia. Un’occasione che forse può arrivare nel momento giusto ad Insigne, che deve in ogni caso essere bravo a coglierla.

RITROVARE SE’ STESSO – La parola d’ordine innanzitutto è ritrovarsi. Lorenzo deve cercare di tornare ad essere il giocatore decisivo che al San Paolo i tifosi si sono abituati a conoscere, con giocate di classe e una buona percentuale realizzativa. E’ vero che quest’anno un po’ la mancanza d’Higuain e un po’ la sfortuna hanno influito, ma l’involuzione di tendenza che ha avuto è dovuta soprattutto a motivi prettamente psicologici, quasi come non avesse più fiducia nelle proprie doti. Abbiamo visto un giocatore spesso spaesato e sconclusionato in mezzo al campo, la brutta copia di quello che all’inizio della scorsa stagione fu in grado di infiammare la Serie A. Visto che è impossibile che il ragazzo abbia perso di punto in punto in bianco tutto il suo immenso patrimonio tecnico, il problema è solo ed esclusivamente nella testa e come tale si può risolvere. Giocare con serenità in nazionale può dare a lui la giusta spinta per fare bene di nuovo.

CONQUISTARE LA NAZIONALE – Sappiamo che il rapporto che Insigne ha avuto con la nazionale non è sempre stato dei migliori. Con Antonio Conte non è mai stato veramente al centro del progetto, nonostante regalasse sempre buone partite con spunti importanti sul piano tecnico ma anche su quello dell’adattabilità tattica. Inoltre ci fu anche l’aggravante di un presunto abbandono precauzionale fatto a Coverciano che fece storcere il naso proprio all’ex ct, che vedeva in quel gesto il messaggio che il club contasse di più della nazionale. Nelle sue uscite pubbliche ma anche nella grinta dimostrata in panchina e in campo gli europei, questo pensiero è stato smentito. Ora c’è da ripartire dopo il quarto di finale degli Europei perso con la Germania, e l’attaccante deve dimostrare ora il suo valore. Con Ventura ci sarà modo di inserirlo o tra le due punte o come esterno offensivo nell’audace 4-2-4 che l’allenatore è in procinto di utilizzare. Spetta a lui ritagliarsi un ruolo da protagonista, che questa volta potrebbe non togliergli nessuno.

RIPRENDERE IL NAPOLI – Per quanto se ne possa dire il Napoli ha bisogno di lui, ora più che mai. Le assenze pesanti in attacco e la difficoltà con cui la squadra segna potrebbero essere superate con le sue invenzioni. Inoltre anche il suo carisma e la sua leadership servono affinché tutti abbiano una maggiore consapevolezza delle potenzialità comunque ottime del club, anche se il centravanti non c’è. Sarri è pronto a dargli tante altre occasioni, avendo dimostrato di tenere anche umanamente a lui, così come tutti. Ma soprattutto la piazza aspetta il suo capopopolo, capace di far ruggire lo stadio come pochi – la punizione contro il Borussia Dortmund è ancora vivida nella mente di tutti.

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Articolo modificato 10 Nov 2016 - 22:32

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Scritto da
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