Dietro ogni calciatore c’è una storia, ma soprattutto c’è sempre qualcuno che ha confidato nel suo talento prima di lanciarlo in mezzo al campo. Nel caso di Pepe Reina è l’ex centrocampista spagnolo Juan Manuel Asensi, che lo ha scoperto e lo ha lanciato ad alti livelli. In un momento sicuramente non positivo per il leader azzurro, è giunta l’autorevole opinione proprio dell’ex calciatore che conosce molto bene l’ex numero uno anche di Barcellona, Villareal e Liverpool.
Queste le sue parole rilasciate a Il Mattino: “Pepe non è la causa del momento negativo del Napoli. Nel calcio si gioca e si vince in undici. Ovviamente l’errore di un portiere viene criticato di più rispetto a quello dell’attaccante, è crudele il calcio. Ma la sua è una fase negativa, che hanno attraversato anche altri grandi portieri come Casillas e De Gea, e anche Buffon che continua ad essere uno dei migliori. Lui ha un morale di ferro ed è sempre stato un trascinatore. Non è stato un periodo fortunato per lui ma non è in declino“. Quindi Asensi ha continuato ribadendo altre importanti considerazioni sul portiere partenopeo: “Se si prende cura di sé, forse non fino a 40 anni ma fino a 38 anni può sicuramente continuare a dire la sua. I tifosi devono sostenere la squadra e non criticare un solo calciatore perché il calcio è uno sport di squadra“.
Parole importanti che arrivano in una fase delicata sia per il Napoli che per il suo estremo difensore, che avrà modo di dimostrare sul campo il suo valore.