Lui è Amerigo Sarri ed è il padre del tecnico del Napoli, Maurizio Sarri. Ai microfoni di TMW Radio, alla 43° edizione del Giglio d’Oro, ha svelato interessanti retroscena sulla carriera del figlio. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:
“Maurizio ha sempre avuto nel sangue il ciclismo, che è lo sport di famiglia. Però, anche da ciclista, ha sempre avuto il pallino dell’allenatore di calcio. Spostava in campo le figurine, ma non quelle dei calciatori, bensì di politici come Bucciarelli e Ducci”.
“A Monte San Savino doveva scegliere tra la panchina e la banca. Alla sua prima squadra, lo Stia, lavorava a Firenze, perciò prendeva la macchina per il Casentino, con tanto di salite. Mio figlio è sempre stato uno scalatore”.
“Son sicuro che il suo record da Terza Categoria a Serie è resterà imbattuto. Maurizio è nato a Napoli perchè lavoravo li all’epoca, poi imparò il bergamasco quando mi trasferirono. Da luglio l’ho visto mezza giornata, a casa lo vedo poco. Il nostro rapporto? Lui mi chiamava papà, io gli dicevo ‘no, si dice babbo’. Alla fine diventò bapà”.