Ci sono partite che spesso vanno oltre i semplici tre punti, intrise come sono di significati fin troppo importanti: Udinese Napoli rappresenta questo e molto altro. La squadra di Sarri sta vivendo un periodo particolare, con prestazioni degne di nota che non conducono ai tre punti, che hanno confinato gli azzurri a ridosso della zona Champions, mentre i friulani stanno beneficiando della cura Delneri. Il match odierno può valere tanto per entrambe le compagini, poiché può essere occasione di rinascita o di premio ad un lavoro costante; i punti di vista sono vari. Ma gli spunti dell’incontro non possono non rimandare allo scorso aprile, quando Udinese Napoli valeva di più, molto di più.
Udinese Napoli, addio sogno scudetto
Solo ad aprile alla Dacia Arena andava in scena l’harakiri di Higuain e compagni. Campioni d’inverno e primi in classifica sino alla sfida di Torino persa contro la Juventus con il gol di Zaza – ricordo sempre amaro – le poche velleità per poter ancora rincorrere i bianconeri stavano tutte in un eventuale vittoria contro i friulani. Oltretutto gli avversari si presentavano con una situazione di classifica preoccupante e un allenatore da poco chiamato a risolvere i non pochi problemi che all’epoca circondavano l’ambiente. De Canio ed i suoi riuscirono, però, a trovare le giuste motivazioni, aiutati anche da un Napoli irriconoscibile. Gli errori grossolani di Gabriel e l’espulsione del pipita spensero tutti i sogni che i tifosi avevano, con lo scudetto salutato un’altra volta. Una delusione cocente perché in tanti ci avevano creduto e in quanto si poteva fare meglio, essendo i partenopei una squadra in grado di fare del male a tutti.
Occasione per la rinascita
Sostenere che il Napoli attualmente arrivi con le ossa rotte ad Udine forse è un po’ troppo, ma il momento non è dei migliori. Il ricordo di ciò che poteva essere e non è stato, ma soprattutto la voglia di tornare ad essere grandi devono essere fattori a cui aggrapparsi. La partita di oggi può valere tanto, non per il risultato in sé, ma per il morale. Vincere, giocare bene, dimostrare di essere ancora in lotta per gli obiettivi stagionali potrebbe essere un’iniezione di fiducia fondamentale anche per i prossimi impegni. C’è la necessità di scendere in campo non con una sete di vendetta fine a sé stessa, ma semplicemente con quell’orgoglio e quella carica emozionale capaci di rovesciare le situazioni difficili in occasioni di rinascita.
Udinese Napoli è questa, la partita della rinascita. Ricordare per poter diventare di nuovo grandi: nello spirito degli azzurri deve esserci questo sentore.