Tonfo interno per la Primavera di Saurini che, in casa, perde per 2-0 contro la fortissima Spal, protagonista di un grande avvio di stagione finora. Di seguito le valutazioni degli azzurrini che, al netto del risultato, avrebbero potuto sicuramente far qualcosa in più per conquistare punti che sarebbero stati preziosi.
Marfella 6: Incolpevole sulla marcatura subita, Boccafoglia lo fulmina con un colpo di testa da pochi passi che si insacca nell’angolo più lontano. Gara da ordinaria amministrazione, si dimostra reattivo quando chiamato in causa.
Schiavi 4: Non è in forma e si nota. Un desaparecido della fase offensiva, tenta di badare ai compiti difensivi. Il risultato, però, è disastroso: rischia di regalare il vantaggio agli ospiti con un passaggio in orizzontale rischiosissimo. L’errore fatale, però, lo commette all’82’: atterra Strefezza regalando il calcio di rigore del raddoppio.
Granata 5: L’imbarcata è di tutta la retroguardia: lui, da capitano, non riesce a prendere il timone di un reparto profondamente in difficoltà. Tenta l’anticipo senza succedere mai, viene puntato e saltato con continuità. In fase d’impostazione la situazione non migliora: la squadra è nulla e gli errori si sprecano.
Milanese 5,5: Alterna errori madornali a rattoppi decisivi. Nel complesso, però, la sofferenza emerge e si nota come un pugno all’occhio. L’intero reparto esce dalla partita con le ossa rotte, le recenti buone prestazioni sembrano soltanto un ricordo lontano.
Riccio 5: Prestazione nulla. Tenta qualche timido affondo in fase offensiva, ma punge ben poco. In difesa soffre maledettamente come il resto del reparto: la Spal imbriglia i quattro in retroguardia con una prestazione solida e precisa.
Basit 5: Tenta di portare legna in mediana, ma il risultato è spesso una goffaggine che si tramuta in un eccesso di foga. Troppo falloso, bada al compitino in impostazione sprecando molto. Insieme ai compagni viene surclassato dal reparto mediano della Spal. (Dal 75′ De Simone s.v. Si fa notare per una conclusione dal limite dell’area che si spegne sul fondo).
Otranto 5: Dovrebbe portare geometrie alla squadra e per alcuni tratti di gara riesce nel compito. Per il resto bada al compitino condito da qualche imprecisione non di poco conto. La supremazia a centrocampo della Spal, comunque, è evidente e si palesa in un pomeriggio nero per la mediana del Napoli.
Acunzo 5: Nei primi 45′ è forse il più intraprendente, cerca di dialogare senza successo con Riccio e Liguori. Il risultato è soltanto una serie di imprecisioni da accademia. (Dal 50′ Russo 5,5: Ad inizio ripresa Saurini tenta la mossa 4-2-3-1. L’obiettivo è quello di risollevare le sorti di una squadra spenta con la formula “attacco e fantasia”. Il risultato è, però, una confusione generale che colpisce anche Russo).
Insigne 4,5: Inutilizzato in campionato ed ospite d’onore della Primavera, Roberto dovrebbe fungere da chioccia per i ragazzi della Scugnizzeria. Risulta, però, completamente avulso dal resto della squadra. Mai in partita, gli errori si sprecano e si palesano come lo specchio di una prestazione disastrosa. Cerca la giocata da solista, la conclusione, il dialogo forzato: nulla, però, va in porto. (Dall’80’ Della Corte s.v.)
Negro 5: L’intenzione è quella di combinare con Liguori: nel primo tempo riesce in un paio di situazioni. Solito sacrificio: le sportellate sono il pane quotidiano di questo centravanti e i lividi non mancheranno. In zona goal, tuttavia, risulta poco dannoso per il portiere avversario. Tenta la giocata nel finale: Thiam, però, gli risponde picche.
Liguori 5,5: Il più in palla dei suoi. Nel primo tempo tenta la giocata: è intraprendente e ha voglia di spaccare il mondo. Gli errori sono tanti, i pericoli in zona goal pochissimi, eppure l’atteggiamento va premiato. La ripresa, però, porta in dote un’eclissi che si proietta anche sui compagni.
Saurini 4,5: L’atteggiamento dei ragazzi in campo è completamente sbagliato e le colpe ricadono anche su di lui. Tracce di gioco, poi, non s’intravedono neppure in lontananza. La Spal lo imbriglia con una prestazione solida e precisa, basata nella prima frazione sulla formula “catenaccio e contropiede”. Nella ripresa la confusione regna sovrana e la Spal va a nozze con le incertezze azzurre.
Dagli inviati a Sant’Antimo Pasquale Giacometti e Vittorio Perrone.