Il calcio si sa non è una scienza esatta, non si può prevedere ciò che accadrà né come andranno le gare. Si può però attraverso le statistiche (che è bene ricordare non sono il Vangelo) analizzare l’andamento di una determinata squadra in un certo periodo.
Questo post in breve
Quello che emerge guardando alle statistiche sul Napoli è quanto la squadra di Sarri sia in un certo senso sciupona,poco cinica. Chi infatti dice che il Napoli senza il centravanti non riesce a segnare, e che il problema è solo ed unicamente questo, sbaglia.
La squadra azzurra è quella che tira più di tutte in Serie A, dopo Roma ed Inter, con 227 tiri da inizio stagione: circa 17.5 tiri a partita, un enormità. Ed il trend non è diminuito con l’assenza di Milik. Se guardiamo infatti alle sfide con Empoli (36 tiri) e Roma (21), possiamo bene renderci conto di quale sia la potenza offensiva di questo Napoli.
Com’è possibile dunque che spesso, come ad esempio con la Dinamo, non si riesca a buttarla dentro?
Abbiamo acclarato che con o senza Milik il Napoli tira tanto e spesso. Ma come tira? La precisione sotto porta degli azzurri sembra essere il vero tallone d’Achille. Delle 227 conclusioni soltanto il 34% sono state indirizzate nella porta avversaria, davvero poche rispetto allo sforzo offensivo della squadra.
In pratica al Napoli servono 3 tiri fuori dallo specchio per farne uno che c’entra la porta e, dato ancor più allarmante, servono circa 10 tiri per segnare un gol. Questa profusione di energie nella spasmodica ricerca del gol, influisce poi anche sulla testa dei giocatori, che non hanno dalla loro parta la sicurezza di poter sbloccare il match a loro piacimento.
Ce ne sarebbero tante ma prendiamo due partite agli antipodi: la prima di campionato, contro il Pescara e una delle ultime, quella contro la Lazio. Contro gli uomini di Oddo il Napoli ha segnato due reti, con 22 tentativi (ma solo 4 verso la porta). La stessa cosa ha fatto il Pescara, ma con solo 9 tiri (3 in porta).
La stessa cosa si è ripetuta con la Lazio, quando il Napoli ha preso più del doppio dei tiri degli avversari, ma i gol sono stati uno da entrambe le parti.
Insomma a questo Napoli, tralasciando le solite amnesie difensive, manca cinismo e precisione. C’è bisogno di creare quindi occasioni più limpide e più difficili da sbagliare, altrimenti si rischia di essere i soliti sciuponi, arruffoni: il solito Napoli.
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