Il Napoli si ferma al palo: dopo una partita dominata sul piano del palleggio contro un intraprendente (ma pur sempre difensivo) Sassuolo, José Callejon vede la sua conclusione all’ultimo secondo respinta dal palo a Consigli battuto. L’ultima emozione di una partita che il Napoli ha dato l’impressione di saper controllare e gestire, ma di non saper chiudere.
Gli azzurri in casa hanno una certezza: al San Paolo il gol arriva. In tutte le sfide stagionali, eccezion fatta per quella
Non è stato certamente un inizio di novembre auspicato quello per il Napoli: solo una vittoria, in trasferta ad Udine. Peraltro arrivata anche in maniera molto sofferta. Per il Napoli ora serve la speranza e la convinzione di poter ingranare nuovamente la marcia giusta nella delicata sfida contro l’Inter. Il San Paolo è un fortino perché il Napoli non ha perso, certo. Il problema è che non riesce più a vincere: ultima vittoria, 2-0 contro l’Empoli lo scorso 26 ottobre. Con tutto il rispetto per la formazione di Martusciello, non una formazione di alta classifica. Ci sono i numeri a testimoniare il tutto, a scanso di equivoci. La formazione di Sarri ha sbattuto contro il muro del Sassuolo pur con numeri di barcelloniana memoria: 20 tiri, di cui 6 in porta, 9 angoli e 72% di possesso palla. Eppure le formazioni si sono divise la posta in palio, con tanti punti di domanda per la formazione campana.
Indubbio negare che avranno iniziato ad addobbare le menti dei tifosi le parole “crisi” e “pessima annata”, ma per gli azzurri sono proprio i tanto agognati numeri a rimarcare le molteplici occasioni sprecate: nelle ultime 3 al San Paolo sono arrivati 3 pareggi. Pareggi che invece necessitavano di essere vittorie, in particolar modo quello con la compagine ucraina in Coppa, che avrebbe messo in discesa il prosieguo europeo. Facendo un passo indietro, esattamente di un anno, le condizioni di classifica e di gol erano decisamente diverse: il Napoli infatti occupava la prima posizione con 31 punti conquistati (a discapito dei 25 attuali) ed inoltre aveva siglato 26 reti (a differenza delle 24 di questa stagione). Servirà qualcosa in più per Maurizio Sarri in vista delle prossime partite. Il Napoli pecca ancora di quella cattiveria necessaria a chiudere le partite. Con la Juventus sconfitta in quel di Genova bisognava fare di più per accorciare la classifica, in particolar modo considerando che non i bianconeri non hanno questa grande attitudine alla sconfitta. Più che corretto dunque parlare di due punti persi, che di uno guadagnato.
Che serva da esperienza ai giocatori azzurri: bisogna essere bravi a prendere certi treni, perché altrimenti si rimane in stazione a rimuginare su ciò che si doveva fare, ma che alla fine non si è fatto.
Francesco Vassura
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Articolo modificato 29 Nov 2016 - 10:02