L’estate azzurra non è stata semplice: la partenza di Higuain direzione Juventus è una botta che l’ambiente del Napoli fa ancora fatica a digerire. Non sul campo, a quanto pare, dove i goal arrivano ancora con una certa costanza e continuità.
Lo scorso anno Higuain aveva segnato 14 goal dei 28 azzurri: i marcatori del Napoli erano appena sei. Oggi invece la squadra di Sarri si muove e segna in cooperativa, sfruttando i tagli di Callejòn e gli inserimenti delle mezzali. Zielinski era uno dei pochi ancora non inserito nell’appello di una lista di dieci elementi che comprende anche tre difensori: Koulibaly, Maksimovic e Chiriches. A riferire il dato è la Gazzetta dello Sport odierna, che scrive: “Rivedere le due reti realizzate contro i nerazzurri aiuta a capire come il Napoli abbia trovato soluzioni alternative per far male ai rivali di turno.
Non c’è un bomber di razza in area di rigore, allora si cambia spesso fronte per cercare Callejon (non a caso capocannoniere della squadra a quota sette) alle spalle del terzino avversario e poi spetta agli interni di centrocampo andare a raccogliere la sponda o fiondarsi in profondità nel buco lasciato dall’esterno di attacco come in occasione del 20 siglato da Hamsik. Lo slovacco è andato nello spazio che gli ha aperto Insigne perché spesso quest’anno Lorenzo stringe il campo per puntare di più la porta”.