Il 5-0 al Cagliari è un risultato netto, il Napoli torna dalla Sardegna col bottino pieno e tante sicurezze. Maurizio Sarri può sorridere per la vittoria e per la prestazione, unico momento di apprensione l’uscita di Koulibaly. I partenopei non subiscono goal in trasferta, in quello che era il fortino del Cagliari (3/4 dei punti dei sardi provenivano dal Sant’Elia). Dopo il 3-0 all’Inter quindi un’altra partita dove Reina ha ottenuto quello che in Inghilterra definiscono “clean sheet”.
Questo post in breve
GOL FATTI NAPOLI: + 4 RISPETTO ALL’ANNO SCORSO
Dries Mertens porta a casa il pallone, tre reti che potevano essere forse di più se non fosse stato per un grande Storari. Marek Hamsik oramai non è più una sorpresa quando si tratta di trasformarsi in attaccante. Il capitano segna ancora, arriva a 105 goal superando un mostro sacro come Edinson Cavani. Insomma è pronto per mettere a serio “rischio” il record di Diego Armando Maradona. La difesa sta tornando finalmente una certezza, solo 15 goal subiti in 16 partite in campionato. Seconda in Serie A dietro la Juventus “ferma” a 14 reti incassate. Torna Raul Albiol e torna la tranquillità si potrebbe dire (l’errore contro il Benfica si può perdonare al leader spagnolo).
NESSUNA MANCANZA DI HIGUAIN
Ad agosto qualcuno pensava che la perdita di Gonzalo Higuain potesse rappresentare la fine dell’attacco azzurro. I numeri smentiscono un giudizio troppo frettoloso: il Napoli ha timbrato il cartellino dei marcatori ben 32 volte in 16 match. Lo scorso anno, nello stesso numero di partite in Serie A TIM, aveva segnato “solo” 28 volte. Il motivo? Le reti arrivano da più uomini anche in conseguenza all’infortunio prematuro di Arkadiusz Milik. Mertens potrebbe superare il suo record di goal con la maglia azzurra fermo ai 13 goal del 2013/2014. In questa stagione è andato a segno già 10 volte in 20 partite disputate, numeri da prima punta insomma. Hamsik non è da meno, 7 goal in 22 match e punta a superare il suo record personale di 13 marcature nel 2010/2011 e 2014/2015. La stagione è lunga ma le statistiche, per ora, prevedono un futuro roseo. Anzi azzurro.
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