Reina 6: Il tiro di Dessena nei primi minuti di gioco è velleitario anziché no. Unico brivido per l’ex Liverpool, un colpo di testa all’ultimo secondo degli isolani, bloccato con sicurezza. Solita e consueta gestione della palla, in aiuto ai difensori.
Hysaj 6: Solita spinta e sostanza sulla fascia di competenza. Gli esterni di Rastelli non lo impensieriscono, permettendo al classe ’94 di dedicarsi con diligenza al proprio compito.
Chiriches 6: Raul Albiol si accomoda inizialmente in panchina, spazio dunque al rumeno in fase di impostazione della manovra. Il suo lavoro riguarda maggiormente la fase di passaggio e smistamento che di difesa. Borriello e Sau non costituiscono mai un pericolo concreto.
Koulibaly 5.5: Il Cagliari un po’ rinunciatario dei primi 30′ di gioco agevola il suo compito e quello del collega di reparto. Peccato per il cartellino giallo: sanzione inevitabile per un eccesso di sicurezza, stavolta dannoso. Oltre al danno arriva la beffa, visto che lo scontro di gioco lo costringe ad uscire per un infortunio. (Dal 42′ Raul Albiol 6: Ordinaria amministrazione dell’ex Real Madrid. L’attacco cagliaritano non crea particolari grattacapi alla difesa).
Strinic 6.5: Sarri gli concede la scena nel capoluogo isolano ed il croato risponde presente. Preciso negli anticipi, pungente dai calci d’angolo: i complimenti del tecnico toscano sono la ciliegina sulla torta della partita del numero 3 azzurro.
Zielinski 7.5: Al calciatore polacco servono due tiri per trovare il secondo gol consecutivo in campionato. Quello con l’Inter è di fino, questo del Sant’Elia è un missile che si spegne nell’angolino. Fase difensiva ed offensiva, ultimo uomo a coprire e primo a concludere. Sta diventando, partita dopo partita, un titolare inamovibile degli azzurri. Don’t stop me now, cantavano i Queen. (Dal minuto 69 Rog 6: Per il croato si vede la voglia di lottare, di dimostrare di essere protagonista con questa maglia. Il tempo dirà veramente se il croato potrà diventare un tassello importante per questa squadra).
Jorginho 5.5: Ritrova la maglia da titolare e cerca di svolgere il suo consueto compito di impostazione. Non sempre preciso nei passaggi e nei lanci lunghi.
Hamsik 7.5: Il capitano azzurro parte in sordina, ma quando disegna calcio è secondo a pochi in questo campionato. La rete numero 105 in maglia azzurra è da vero opportunista. E questa volta non c’era il generoso Pisacane a negargli la marcatura e pochi passi dalla linea di porta.
Insigne 6.5: Non facile l’inizio del talento di Frattamaggiore, che poi si scioglie alla distanza. Questa volta non arriva la marcatura, complice la traversa. Segue però la falsariga di tutta la squadra: preciso, puntuale negli appoggi. 90′ di qualità, indubbiamente.
Mertens 8.5: Partita dopo partita aumentano gli automatismi del falso nueve. È sgusciante, rapido, imprendibile per la difesa dei cagliaritani. Serviva il gol in campionato? Nessun problema: il belga ne fa tre. Pallone portato a casa e prestazione che non può che far morale: ultimamente la forma del folletto di Leuven è impressionante. (Dal minuto 74 Giaccherini s.v.: Entra in una fase di gioco a risultato ormai consolidato).
Callejon 6: Sgaloppata di routine per il calciatore spagnolo. Funziona il meccanismo dei tagli, con Insigne che lo pesca continuativamente con tempi perfetti. Nonostante le 5 reti subite è bravo l’estremo difensore avversario Storari a negargli per due volte la seconda marcatura consecutiva dopo quella del Da Luz.
Sarri 7.5: La spettacolare azione di inizio incontro è l’epitome del Sarrismo: fraseggio splendido e ripartenze veloci. L’abilità della formazione partenopea di passare dalla fase difensiva a quella offensiva è merito del lavoro certosino del tecnico toscano. Nonostante il copioso vantaggio, la squadra non si accontenta: abbassa il ritmo, ma continua a far girare il pallone con la maestria mostrata nell’ultimo periodo.
Articolo modificato 11 Dic 2016 - 15:00